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Harley-Davidson, a febbraio l’ultima udienza per la truffa a Max Pezzali

Si dovrebbe concludere il 10 febbraio 2014 la vicenda che ha visto coinvolta la concessionaria di proprietà di Max Pezzali, vittima di una truffa orchestrata da un 42enne di Busto Arsizio che avrebbe acquistato una moto da oltre 20.000 euro producendo falsi documenti bancari
Un acquirente frettoloso...
Si avvia a conclusione la vicenda giudiziaria che vede vittima la concessionaria Harley-Davidson di Pavia di proprietà di Max Pezzali, truffata, secondo la Procura di Pavia, da Massimiliano Frontini, 42enne residente a Busto Arsizio. Il socio di Pezzali, Angelo Neri, ha raccontato nella prima udienza dello scorso giugno, cos’è successo il 10 maggio 2011: Frontini entrò nella concessionaria chiedendo di acquistare un’Harley-Davidson Fat boy Special, moto del valore di 21.600 euro. Frontini disse che gli occorreva subito perché doveva prenotare un traghetto per la Sardegna, così da poterla utilizzare come moto per le vacanze. Il presunto truffatore chiese di pagare con un bonifico che, secondo alcuni documenti falsi da lui forniti, fu effettuato già il giorno seguente la visita in concessionaria. Consegnata la moto Neri fu informato dalla banca che i soldi non c’erano; cercando con Google, scoprì così che Frontini era già stato arrestato nel 2009 per aver tentato una truffa simile a Pordenone, e che poco tempo prima la truffa era riuscita a Milano: l’uomo si era portato a casa una Maserati nuova. A questo punto Neri tentò di contattare Frontini che però disse di essere in ospedale, un realtà la moto veniva messa all’asta su eBay, mettendo in atto un’altra truffa. La storia non finisce qui: il 30 luglio 2011, nel negozio di Pavia arrivò un ragazzo in sella alla sua nuova moto che – sorpresa – era proprio quella venduta a Frontini. Il ragazzo l’aveva acquistata da un concessionario di Legnano che l’avrebbe a sua volta comprata proprio da Frontini. Nel processo per truffa a carico di Massimiliano Frontini si sono costituiti parte civile la concessionaria di proprietà di Max Pezzali e Angelo Neri. La prossima udienza del 10 febbraio 2014 potrebbe mettere la parola fine alla vicenda.
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