Harley-Davidson Bologna vince la Battle of the Kings 2018
La concessionaria bolognese si è aggiudicata il titolo italiano del concorso Battle of the Kings 2018, il grande contest promosso da Harley-Davidson che mette a confronto i popri concessionari. Il Custom King e la moto regina sono bolognesi e sono stati premiati a Motodays
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Fuoriserie
Special dalla terra
SI chiama Farm Machine la special su base Harley-Davidson Softail Street Bob vincitrice del titolo italiano del Battle of the kings 2018 ed è opera della concessionaria H-D Bologna (che con 30 anni di attività è la più longeva in Italia), in particolare di Davide Giusti, per tutti “Lo Smilzo”, che si è aggiudicato il titolo di Custom King. Il premio è stato assegnato allo stand di Harley-Davidson ai Motodays di Roma sulla base delle preferenze espresse da una giuria di esperti del settore e specialisti dell’informazione che hanno valutato le 12 finaliste precedentemente votate dal pubblico fra tutte le special partecipanti al concorso; alle 43 moto realizzate dai concessionari italiani per la Battle of the Kings era stato dedicato uno stand speciale al Motor Bike Expo di Verona a gennaio. Il regolamento del concorso prevede che la moto di H-D Bologna entri ora in finale e si confronti direttamente con le moto vincitrici negli altri Paesi partecipanti. La sfida finale si svolgerà a novembre all’EICMA di Milano. “C’è molto della mia storia personale e della storia della mia famiglia in questa special”, dice Gabriele Funi, titolare di H-D Bologna, “abbiamo voluto fare una moto dedicata alla terra, al patrimonio rurale della nostra regione, per valorizzare una tradizione preziosa. Vengo da una famiglia che dal 1920 conduce un’azienda agricola e molti degli elementi della moto riconducono a questa esperienza. Ad esempio, il logo sul serbatoio, che si rifà al marchio di una celebre marca di trattori che andavano per la maggiore negli anni 60. Per non dire della vernice arrugginita, che ricorda proprio quei trattori che tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo visto; o le ruote, che sono l’elemento che ci ha fatto venire l’idea e attorno al quale abbiamo cercato di concretizzare il tutto. E aggiungo solo il fatto che io stesso sono perito agrario…”.
SI chiama Farm Machine la special su base Harley-Davidson Softail Street Bob vincitrice del titolo italiano del Battle of the kings 2018 ed è opera della concessionaria H-D Bologna (che con 30 anni di attività è la più longeva in Italia), in particolare di Davide Giusti, per tutti “Lo Smilzo”, che si è aggiudicato il titolo di Custom King. Il premio è stato assegnato allo stand di Harley-Davidson ai Motodays di Roma sulla base delle preferenze espresse da una giuria di esperti del settore e specialisti dell’informazione che hanno valutato le 12 finaliste precedentemente votate dal pubblico fra tutte le special partecipanti al concorso; alle 43 moto realizzate dai concessionari italiani per la Battle of the Kings era stato dedicato uno stand speciale al Motor Bike Expo di Verona a gennaio. Il regolamento del concorso prevede che la moto di H-D Bologna entri ora in finale e si confronti direttamente con le moto vincitrici negli altri Paesi partecipanti. La sfida finale si svolgerà a novembre all’EICMA di Milano. “C’è molto della mia storia personale e della storia della mia famiglia in questa special”, dice Gabriele Funi, titolare di H-D Bologna, “abbiamo voluto fare una moto dedicata alla terra, al patrimonio rurale della nostra regione, per valorizzare una tradizione preziosa. Vengo da una famiglia che dal 1920 conduce un’azienda agricola e molti degli elementi della moto riconducono a questa esperienza. Ad esempio, il logo sul serbatoio, che si rifà al marchio di una celebre marca di trattori che andavano per la maggiore negli anni 60. Per non dire della vernice arrugginita, che ricorda proprio quei trattori che tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo visto; o le ruote, che sono l’elemento che ci ha fatto venire l’idea e attorno al quale abbiamo cercato di concretizzare il tutto. E aggiungo solo il fatto che io stesso sono perito agrario…”.
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