Guida Michelin 2017, l'Italia mantiene la seconda posizione nella classifica stellata
Interessanti novità per la Guida Michelin 2017 approda propone nuova grafica e un motore di ricerca per trovare i ristoranti migliori per le proprie esigenze. L’Italia si conferma al secondo posto tra le nazioni più stellate mentre la Lombardia guida la classifica delle regioni più gourmand
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Giunta alla sua 62a edizione, la celebre e "temuta" Guida Michelin Italia si rinnova nell’aspetto e nei contenuti, avvicinandosi ai lettori grazie alla "messa a punto" di un motore di ricerca sul sito internet www.guida.michelin.it, che permette di selezionare i ristoranti in base ai gusti, all’occasione e al budget.
Rimane invece invariata l’accuratezza e l'attenzione dei celebri ispettori Michelin che, basandosi su criteri comuni a tutti i 28 paesi in cui la Guida è presente, hanno fotografato la variegata offerta culinaria del Bel Paese. La Guida consegna la medaglia d’argento all’Italia che, con 343 ristoranti premiati (294 a Una Stella, 41 a Due Stelle e 8 a Tre Stelle) è seconda solo alla Francia quanto a stelle e si conferma così ai vertici della cucina mondiale per originalità dei piatti, varietà delle materie prime e capacità di interpretare la tradizione culinaria in chiave moderna. In Italia il primato per numero di stelle spetta alla Lombardia, con 58 ristoranti e 6 nuovi "ingressi", di cui due nella cosmopolita ed esigente Milano: qui “la forza di Expo ha spinto chef e investitori a rendere sempre più allettante la proposta ristorativa meneghina” ha sottolineato Sergio Lovrinovich, Caporedattore della Guida Michelin Italia che ha esaltato in particolare “la cucina minimalista” di Bartolini al Mudec e “la bravura senza confini territoriali” di Antonio Guida al Seta. Le eccellenze si trovano però su tutto il territorio, con Piemonte e Campania, rispettivamente al secondo e terzo posto nella classifica regionale. Il Piemonte ha un locale a Tre Stelle, sette a Due Stelle e 31 a Una Stella, mentre la Campania sei da Due Stelle e 33 da Una Stella. Il Lazio è invece la “regione più dinamica” con 7 nuove realtà che entrano a far parte della guida, mentre l’Emilia Romagna guadagna, con 33 ristoranti, il primato “Bin Gourmand”, di quegli esercizi cioè che propongono una cucina di qualità a carattere tipicamente regionale.
L’Emilia è stata anche sede della conferenza stampa di presentazione della Guida Michelin, che si è tenuta oggi al Teatro Regio di Parma. Tra gli interventi, anche quello del primo cittadino Federico Pizzarotti che, parlando di eccellenze, ha annunciato il proposito di creare a Parma un museo nazionale della gastronomia. “È un progetto a cui stiamo lavorando - ha spiegato il sindaco - si dovrà creare un Tavolo per discuterlo e valutare la fattibilità economica. Penso che il complesso di San Paolo possa essere deputato ad accoglierlo, ma tutto andrà studiato. Bisognerà fare un lavoro importante, come con la candidatura a città Unesco. Parma, la sua storia, la sua gastronomia, lo meritano”.
Rimane invece invariata l’accuratezza e l'attenzione dei celebri ispettori Michelin che, basandosi su criteri comuni a tutti i 28 paesi in cui la Guida è presente, hanno fotografato la variegata offerta culinaria del Bel Paese. La Guida consegna la medaglia d’argento all’Italia che, con 343 ristoranti premiati (294 a Una Stella, 41 a Due Stelle e 8 a Tre Stelle) è seconda solo alla Francia quanto a stelle e si conferma così ai vertici della cucina mondiale per originalità dei piatti, varietà delle materie prime e capacità di interpretare la tradizione culinaria in chiave moderna. In Italia il primato per numero di stelle spetta alla Lombardia, con 58 ristoranti e 6 nuovi "ingressi", di cui due nella cosmopolita ed esigente Milano: qui “la forza di Expo ha spinto chef e investitori a rendere sempre più allettante la proposta ristorativa meneghina” ha sottolineato Sergio Lovrinovich, Caporedattore della Guida Michelin Italia che ha esaltato in particolare “la cucina minimalista” di Bartolini al Mudec e “la bravura senza confini territoriali” di Antonio Guida al Seta. Le eccellenze si trovano però su tutto il territorio, con Piemonte e Campania, rispettivamente al secondo e terzo posto nella classifica regionale. Il Piemonte ha un locale a Tre Stelle, sette a Due Stelle e 31 a Una Stella, mentre la Campania sei da Due Stelle e 33 da Una Stella. Il Lazio è invece la “regione più dinamica” con 7 nuove realtà che entrano a far parte della guida, mentre l’Emilia Romagna guadagna, con 33 ristoranti, il primato “Bin Gourmand”, di quegli esercizi cioè che propongono una cucina di qualità a carattere tipicamente regionale.
L’Emilia è stata anche sede della conferenza stampa di presentazione della Guida Michelin, che si è tenuta oggi al Teatro Regio di Parma. Tra gli interventi, anche quello del primo cittadino Federico Pizzarotti che, parlando di eccellenze, ha annunciato il proposito di creare a Parma un museo nazionale della gastronomia. “È un progetto a cui stiamo lavorando - ha spiegato il sindaco - si dovrà creare un Tavolo per discuterlo e valutare la fattibilità economica. Penso che il complesso di San Paolo possa essere deputato ad accoglierlo, ma tutto andrà studiato. Bisognerà fare un lavoro importante, come con la candidatura a città Unesco. Parma, la sua storia, la sua gastronomia, lo meritano”.
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