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Google car vs bicicletta a scatto fisso

Forse perché  “istruite” ad essere sempre perfette in un mondo che non lo è, le Google car, auto progettate per muoversi autonomanente, hanno finora dimostrato alcuni atteggiamenti davvero bizzarri. Pochi giorni fa, per esempio, la bicicletta a scatto fisso di un hipster intento a cimentarsi in qualche spettacolare trik ha mandato in tilt i sensori dell’automobile che, tra lo stupore e il divertimento dei tester, ha inscenato un curioso “balletto”
Qualcosa va riprogrammato...
Visto l’atteggiamento scrupoloso e ligio al dovere adottato dalle Google car in fase di test (le automobili progettate a Mountain View che si guidano da sole), ci chiedevamo quale sarebbe potuto essere il comportamento della vettura se affiancata, preceduta o superata da un motociclista desideroso di districarsi nel traffico zigzagando tra le automobili in coda. Una parziale risposta è arrivata l’altro giorno da Austin, Texas. Parziale perché, seppur sempre di due ruote “indisciplinate” stiamo parlando, il veicolo in questione non era una moto, bensì una bicicletta a scatto fisso. Nel nostro caso, l’ultimo particolare è importante: questo tipo di bicicletta, oggi tornato di moda e tanto amato dai nei hipster metropolitani, si distingue da quelle tradizionali per il singolo rapporto disponibile e, soprattutto, per la mancanza del meccanismo di ruota libera. La pedalata deve cioè necessariamente seguire il ritmo della ruota posteriore, pena una brusca frenata con conseguente contraccolpo a ginocchia e caviglie del ciclista. Piuttosto scomoda e pericolosa, la bici a scatto fisso permette tuttavia alcuni “trick” tanto apprezzati dai suoi estimatori: frenata senza freni a parte, il più comune e inflazionato -ma non per questo troppo semplice - si chiama “trackstand” e consiste nel dar prova della propria abilità ed equilibrio, rimanendo coi piedi sui pedali anche quando fermi al semaforo. Dando piccoli colpetti avanti e indietro, la bici avanza e retrocede, permettendo così al ciclista di rimanere in equilibrio.
Mentre l’hipster fermo all’incrocio texano s’allenava al giochetto, la Google car affiancata sembrerebbe aver male interpretato il trick: le ruote del’auto hanno infatti cominciato a girare prima avanti, poi indietro, poi ancora avanti, poi ancora indietro, come in una specie di inedito balletto. Difficile pensare ad un desiderio competitivo del robot nei confronti dell’hipster, più facile invece dedurne un malfunzionamento dei sensori stessi, andai in tilt a causa del comportamento “anomalo” del ciclista. “Questo balletto è durato per circa due minuti mentre i due ragazzi dentro ridevano e digitavano su un computer", ha scritto l’hipster in un forum web, dicendosi comunque più tranquillo con l'auto senza guidatore che con un umano al volante.
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