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Goodyear Oxygene: pneumatico connesso che pulisce l'aria

Città sempre più popolose e inquinate: lo scenario presente (e futuro) per nulla positivo, spinge le grandi aziende a studiare soluzioni innovative. Tra queste quella di Goodyear che ha presentato un pneumatico “vivo” con muschio al suo interno, in grado di pulire l’aria e generare elettricità
Goodyear Oxygene
Una gomma “viva”, studiata per mangiare lo smog e pulire l’aria. Questo il nuovo prototipo di Goodyear che, partendo da uno studio approfondito, sta lavorando ad un progetto da fantascienza. L’idea nasce dai dati - allarmanti - diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo la quale oltre l’80% di chi vive in città è esposto a livelli di inquinamento superiori ai limiti prescritti. “Si prevede che entro il 2050 più di due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città, pertanto la pressione sulle reti di trasporto nei contesti urbani aumenterà in modo significativo,” dichiara Chris Delaney, Presidente di Goodyear EMEA. “Infrastrutture e trasporti più verdi e più intelligenti saranno fondamentali per affrontare le sfide più urgenti della mobilità e dello sviluppo urbano.
Realizzata con stampa in 3D utilizzando gomma proveniente da pneumatici riciclati e con una particolare struttura “aperta”, la gomma Oxygene accoglie al suo interno muschio vivo che, crescendo nella spalla del pneumatico, rilascia ossigeno nell’aria grazie al processo di fotosintesi. Oltre a consentire l’ingresso della luce - necessaria, appunto, alla fotosintesi - la struttura aperta promette una maggior durata della gomma portando altri vantaggi dinamici, tra cui in primis una migliore aderenza in caso di fondo bagnato.
Il progetto s’inserisce quindi a pieno titolo nel contesto di una nuova mobilità urbana, più “intelligente” e sostenibile: la capacità di “mangiare” lo smog e depurare l’aria - presumibilmente abbinata all’utilizzo di veicoli a zero emissioni, visto che l’idea di un pneumatico “green” montato su veicoli a benzina (o peggio diesel) potrebbe risultare quantomeno incoerente, non è l’unica innovazione a cui stanno lavorando gli ingegneri della Goodyear.
Il pneumatico è “naturale” ma anche tecnologicamente molto avanzato: “Oxygene  - spiegano i responsabili del progetto - accumula l’energia generata durante la fotosintesi per alimentare la sua elettronica integrata, compresi i sensori, l’unità di elaborazione dell’intelligenza artificiale e una striscia di luce personalizzabile nel fianco del pneumatico, che cambia colore, avvisando gli utenti della strada e i pedoni delle manovre imminenti, come il cambio di carreggiata o la frenata”. "Inoltre - concludono - Oxygene usa un sistema di comunicazione LiFi (luce visibile), per una connettività mobile alla velocità della luce. Il sistema LiFi permette al pneumatico di collegarsi all’Internet of Things, per consentire lo scambio di dati da veicolo a veicolo (V2V) e tra il veicolo e l’infrastruttura (V2I), che è fondamentale per i sistemi di gestione della mobilità intelligenti".  
Non sappiamo se e quando il pneumatico sarà prodotto: nel frattempo, ecco il video di presentazione diffuso dalla stessa Goodyear

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