FinanceBuzz: "Gli automobilisti più pericolosi? Quelli al volante di Audi e BMW"
Secondo una ricerca americana, gli automobilisti al volante di Audi e BMW risultano più indisciplinati e pericolosi degli altri. D’altra parte, esagerare col gas è certamente più semplice quando il pedale è collegato a un abbondante cavalleria. ma cerchiamo di capire meglio
Se dovesse capitarvi di vedere nello specchietto un’Audi, una BMW o comunque un’auto di fascia medio-alta, prestate particolare attenzione: statistiche alla mano, i loro proprietari sono infatti tra gli automobilisti più indisciplinati e pericolosi di tutti. Nessun “pregiudizio”, sia chiaro, solo numeri e dati percentuali. Ma andiamo con ordine.
L’analisi di FinanceBuzz
I numeri ce li fornisce il sito FinanceBuzz che, in un accurato e dettagliatissimo articolo caricato sul sito (qui lo potete leggere per intero), passa in rassegna le principali infrazioni al Codice registrate negli USA, tracciando al contempo un identikit dell’automobilista che più di frequente le commette. Stando all’analisi, i guidatori al volante di una BMW risultano quelli fermati, in media, più volte dalle forze dell’ordine e con all’attivo il numero di multe più alto registrato sul campione. Arrivano però secondi (tra i peggiori) per quanto riguarda il numero medio di incidenti, fermo a 3,11: solo i guidatori Audi fanno meglio (cioè peggio), con una media di incidenti che arriva a 3,27. Da soli, i proprietari Audi e BMW sembrerebbero totalizzare più del doppio degli incidenti (si parla sempre di medie).
Perché proprio Audi e BMW?
Lasciando per un momento i numeri da parte, il “fenomeno” è assai semplice da spiegare, considerando che non è un caso se gli automobilisti col piede più pesante (e quindi, per forza di cose, anche più indisciplinati) siano proprio quelli al volante di auto potenti. È opportuna però una “scrematura”, poiché da quest’ultimo campione dobbiamo necessariamente escludere i proprietari di vere e proprie supercar, indisciplinati, sì, ma sicuramente in minoranza sulle strade. Fatti i conti, le più diffuse tra le auto più potenti ma di fascia medio-alta (cioè non extra-lusso) sono proprio BMW e Audi. Da qui, probabilmente, i risultati dell’analisi.
Il colore dell'auto
Oltre alla marca, la ricerca ha preso in esame anche il colore dell’auto: numeri che vanno presi con le pinze e che certamente vanno messi in prospettiva considerando il maggior numero di auto di un certo colore circolanti su strada. Per togliervi la curiosità, possiamo comunque affermare che i “peggiori” sono in tal caso gli automobilisti al volante di vetture bianche, statisticamente colpevoli di almeno 7 tra le 10 più comuni infrazioni al Codice. Seguono i conducenti di auto gialle, secondi in classifica con all’attivo oltre la metà dei comportamenti scorretti. Terzi invece sono i guidatori di auto nere. Tirando le somme, questi tre colori costituiscono secondo la statistica i primi tre per il 40% della lista dei cattivi comportamenti alla guida.
Ok le statistiche, ma…
Simili statistiche possono essere assi utili agli addetti ai lavori, cioè a chi sa compiutamente gestirle ed analizzarle, ma in alcuni casi possono risultare sfalsate, se non addirittura fuorvianti, per l'utente medio. Stabilire con certezza che il guidatore di una berlina tedesca sia uno scriteriato, mentre un altro automobilista sia bravo e diligente solo perché al volante di un’utilitaria, beh potrebbe costarci caro. Ugualmente possiamo dire del colore: perchè essere prudenti quando s'incontra un'auto bianca e più tranquilli quando se ne sorpassa una verde? Banale ma non scontato, il miglior consiglio rimane quello di fare attenzione, sempre e comunque, a prescindere dal colore, dalla cilindrata o dalla marca del veicolo con cui dividiamo la strada…