Salta al contenuto principale

Gli ADAS non rilevano i motociclisti: interviene la FEMA

Dai test effettuati dall’Autorità olandese in materia di motorizzazione è emersa l’incapacità dei sistemi avanzati di assistenza alla guida di rilevare correttamente i motociclisti sulla carreggiata. Sottolineandone i rischi, la FEMA ha intenzione di sottoporre la questione alla Commissione Europea
Sicurezza stradale
Benché utilissimi e spesso preziosi alleati della sicurezza stradale, i sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) installati su di un numero sempre crescente di automobili - uno su tutti il controllo automatico della velocità adattivo (ACC) - possono in alcuni casi non essere in grado di riconoscere i motociclisti sulla carreggiata. A sostenerlo è l’RDW (l'Autorità olandese incaricata di rilasciare le omologazioni dei veicoli) che, per mezzo di una ricerca condotta su richiesta della FEMA (Federazione delle associazioni europee dei motociclisti) e delle organizzazioni di motociclisti olandesi MAG e KNMV  ha dimostrato l’incapacità di tali sistemi di rilevare le moto che viaggiano a lato della corsia. In numerosi casi, durante i test effettuati, l'autista dell'auto doveva infatti intervenire manualmente per evitare la collisione. Il cruise control adattivo - lo ricordiamo - permette all’automobile su cui è montato di accelerare e rallentare in modo “autonomo” per mantenere una distanza preimpostata con il veicolo che precede. I test condotti dall’RDW hanno evidenziato tuttavia l’incapacità di tale sistema di riconoscere le moto non centrate sulla carreggiata e, in alcuni casi, si sono anche verificati errori in fatto di distanze rilevate.
Siamo molto felici che RDW concorda con noi sul fatto che questo problema debba essere preso sul serio - ha detto Dolf Willigers, segretario generale della FEMA -. Questo rapporto mostra che le nostre preoccupazioni circa la visibilità dei motociclisti nei sistemi di assistenza alla guida avanzati sono giustificate: siamo ancora lontani dalle vetture di guida sicure, (semi) automatiche. Sia gli automobilisti che i motociclisti dovrebbero essere consapevoli di questa cosa. Un avvertimento scritto nel manuale di un'auto non è sufficiente. Questi sistemi di assistenza devono essere testati correttamente e questo dovrebbe far parte della procedura di test di omologazione per le auto. Un'auto con sistemi che falliscono questa procedura di prova, non dovrebbe essere omologata per la circolazione su strade pubbliche”. L’intenzione della FEMA, ha chiarito Dolf Willigers, è dunque quella di continuare a confrontarsi con gli esperti della RDW e di discutere dell’argomento con i propri contatti presso la Commissione europea e il Parlamento europeo.
Aggiungi un commento