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Giro d'Italia in e-bike, in attesa del mondo

Giro d'Italia "green": Marco Invernizzi, giovane lombardo, ha percorso 2.463 km in 20 giorni in sella a una bici a pedalata assistita. Un tour emozionante alla scoperta della Penisola che è servito come preparazione al giro del mondo previsto per la primavera 2014
Un'esperienza straordinaria
Il sogno è pedalare per sei mesi in sella a una e-bike per fare il giro del mondo. Un'impresa di 40.000 km fissata per la primavera del 2014 che non si può improvvisare. E per prepararsi a dovere non c'è di meglio che fare il giro d'Italia. Stiamo parlando di Marco Invernizzi, 26enne pubblicitario di Cuggiono (MI) con già alcune avventure ciclistiche alla spalle, come i viaggi a Barcellona (1.400 km) e a Oslo (3.500 km), e che quest'estate ha voluto testare la propria abilità circumnavigando la Penisola. Un'avventura partita da Milano il 10 agosto che ha portato “il pazzo di turno”, come si definisce, fino a Genova per poi scendere lungo la costa tirrenica con arrivo a Napoli. Dalla città partenopea il viaggio è ripreso con lo scollinamento degli Appennini in direzione di Barletta, da dove è iniziata la risalita dello Stivale sul litorale tirrenico fino a Venezia, per poi rientrare a Milano il 30 agosto dopo avere pedalato per la Pianura Padana. Un tour di 20 giorni conclusosi con 2.463 km sulle gambe, per la verità poco affaticate grazie all'assistenza del motore elettrico, rivelatosi prezioso soprattutto sulle pendici più impegnative. A preoccupare Marco durante il viaggio è stato, piuttosto, il timore di non riuscire a trovare un punto di ricarica per fare il “pieno” delle batterie della bici a pedalata assistita messa a disposizione da Rocketbiking, sito di e-commerce specializzato in e-bike e sponsor dell'iniziativa. Un'ansia svanita durante il viaggio grazie all'efficace organizzazione e all'accoglienza degli italiani che hanno spesso rifornito di energia Marco e la bici. Un'esperienza, come racconta lo stello Marco, “straordinaria, affrontata con una bici a pedalata assistita di tipo standard, non un mezzo speciale assemblato allo scopo, che mi ha permesso, non essendo un ciclista-atleta, di affrontare percorsi impegnativi comunque pedalando e quindi non rinunciando all’esperienza-bicicletta, rappresentando piuttosto una validissima alternativa a un’inquinante, rumoroso e meno economico viaggio in moto”. Concluso il giro nazionale, a Marco non rimane che che prepararsi al meglio per il periplo del mondo in solitaria, avventura che si potrà seguire su www.ebikeworldtour.com dalla prossima primavera.
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