Furti moto: ecco il parcheggio biometrico della coreana Unioncommunity
Tecnologia digitale e sicurezza: come lo smartphone, così garage ed in futuro altri luoghi richiederanno per l’accesso dell’utente la scansione del volto ed il riconoscimento di altri parametri biometrici. Ecco l’UBio-X MPass della coreana Unioncommunity
Image
News
Smartphone e due ruote vanno, di questi ultimi tempi, particolarmente d’accordo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare la tecnologia digitale è - se correttamente applicata - una soluzione utile a garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Sia quando ci si sposta, come nel caso delle app in grado di connettersi allo smartphone e consentire la gestione di chiamate e messaggi senza mai togliere le mani dal manubrio, che quando si parcheggia la moto a bordo strada o in un garage pubblico. Esattamente com’è su numerosi smartphone, che per essere “sbloccati” richiedono l’impronta digitale o il riconoscimento facciale, così potrebbe nel vicinissimo futuro essere anche per la moto o per lo scooter. Catena e lucchetto potrebbero in pratica essere sostituiti dai parametri biometrici del proprietario che ne accertino l’identità.
Un'idea dalla Corea
Da qui l’idea della coreana Unioncommunity che, nella sede di Seul, ha avviato lo sviluppo del primo sistema al mondo di accesso e gestione del parcheggio per moto che utilizza l'autenticazione biometrica. Il progetto, è bene sottolinearlo, va in realtà ben oltre al “semplice” sblocco della moto: sul piatto c’è molto di più, con tutte le controverse conseguenze per la privacy dell’utente a cui simili tecnologie vanno inevitabilmente incontro. L’UBio-X MPass, questo il nome provvisorio della tecnologia coreana, combina il riconoscimento facciale con le più semplici e diffuse tecnologie di riconoscimento della targa, consentendo ad esempio l’ingresso o l’uscita da un parcheggio solo ed unicamente in base alla verifica dell’identità del proprietario. In pratica, se non sei il proprietario della moto, la sbarra non si alza.
Una soluzione che, a detta della Unioncommunity, potrebbe sensibilmente scoraggiare il furto di veicoli. "Abbiamo sviluppato per la prima volta al mondo un programma di gestione delle presenze, controllo degli accessi e gestione dei parcheggi combinando il riconoscimento facciale e le tecnologie di riconoscimento delle targhe, e accelereremo l'espansione del mercato sud-est asiatico con il Vietnam come avamposto”, ha spiegato il CEO di Unioncommunity, Shin Yosik. “Ampliamo il sistema di gestione dei parcheggi combinando nuovi tipi di tecnologie che non sono state viste nel mercato del controllo degli accessi basato su biometria e forniremo tutte le soluzioni relative ai parcheggi in modo integrato".
Problemi di privacy
Ottime idee ma sull’altro piatto della bilancia rimane la spinosa questione privacy. Benché potenzialmente in grado di proteggere la moto dai ladri, simili tecnologie richiedono infatti per funzionare la cessione di dati e parametri privati o quantomeno personali e, certamente, sensibili. La direzione è segnata ed il passo ormai breve: con il pretesto - legittimo se si vuole - della sicurezza, in sella, al volante o a piedi (così come già avviene negli aeroporti) per accedere ad un determinato luogo, sia questo un garage oppure un negozio, volto e parametri biometrici dell’utente verranno scansionati da telecamere intelligenti connesse a vasti (e si spera anche protetti) archivi e banche dati. Lasciando a chi di dovere il compito di chiarire la delicata questione, vi proponiamo qui sotto il video dimostrativo riguardante il funzionamento dell’UBio-X MPass, testato anche con l’uso della mascherina…
Rimane la domanda: e con il casco?
Aggiungi un commento