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Franco Trentalance: "La moto è come il sesso, meglio andarci sicuri"

L'ex pornostar, motociclista da sempre, si schiera a favore del progetto "Adotta un DR 46", iniziativa in partnership tra pubblico e privato che rende i guardrail più sicuri senza pesare sui bilanci delle amministrazioni comunali: “Su due ruote, come nel sesso, è indispensabile la sicurezza: attiva e passiva”
"Lancia in resta" a favore della sicurezza
L'iniziativa è di quelle lodevoli: MotorLab, associazione sportiva dilettantistica della MotorValley Emiliana, tramite sponsorizzazioni private vuole mettere in sicurezza guardrail e infrastrutture senza pesare sui bilanci delle istituzioni locali. Il progetto si chiama "Adotta un DR 46", e cioè il nome di una protezione salva vita progettata in modo da assorbire l'urto in caso di scivolata, proteggendo così il motociclista. L'adozione in questione si rivolge alle piccole e medie imprese che, in cambio del finanziamento dei costi, si promuovono commercialmente con un piccolo logo adesivo, realizzato in conformità al Codice della Strada. A promuovere l'iniziativa ci ha pensato anche l'ex pornoattore e scrittore Franco Trentalance, motociclista di lungo (anzi, lunghissimo) corso, che spiega: "Credo fortemente in questa iniziativa di solidarietà civica: è un'unione tra pubblico e privato, al servizio di tutti gli utenti della strada. In moto è indispensabile la sicurezza. Sia attiva, che passiva. Aumentarla è un bene." Presentata a primavera 2018 e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Città Metropolitana di Bologna e del Comune di Bologna, la messa in sicurezza ha riguardato due curve della SP58 sull'Appennino tra Bologna e Firenze: uno dei percorsi della Penisola tra i più apprezzati, durante l'estate, dai motociclisti italiani ed europei. Trentalance guida la moto da sempre e con lei ha più o meno lo stesso rapporto che aveva ed ha con il sesso, suo primo campo professionale, che lo ha reso uno degli attori più famosi nel settore dei film per adulti: "Il sesso e la moto hanno parecchi punti in comune. Non solo per l'ovvio rapporto fisico-ginnico: andando in moto conosci te stesso. Quando rifletti alla guida e per mezzo delle reazioni e dei comportamenti che si hanno con in mano il manubrio, in conseguenza alla guida propria e altrui. Quando apri il gas, quando stai per piegare, ogni volta che affronti una curva... acquisti una maggior consapevolezza di te stesso. Proprio come avviene durante il sesso. Ed è per questo che il primo obiettivo è farlo sempre in piena sicurezza."


 
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