Francia, bonus di 25 centesimi al chilometro per i lavoratori in bici
Il ministro dell’Ecologia francese Ségolène Royal, in previsione -anche- dell'ormai prossimo vertice mondiale sul Clima, ha annunciato una lunga serie di riforme anti-smog. Tra queste, una in particolare incentiverà l’utilizzo di biciclette elettriche e tradizionali: lo Stato verserà un’indennità di 25 centesimi a chilometro percorso per i cittadini che le sceglieranno come mezzo di trasporto casa-lavoro
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Green Planet
Al lavoro in bici: conviene!
Il 30 novembre a Parigi si riuniranno i 196 paesi partecipanti al vertice mondiale sul Clima. L’evento sarà anche occasione per la Capitale di dare il buon esempio, vantando un’iniziativa promossa pochi giorni fa dal Governo francese. Tra le misure anti-smog annunciate dal ministro dell’Ecologia, Ségolène Royal, vi è infatti anche quella di versare un’indennità di 25 centesimi a chilometro percorso per i cittadini che scelgono come mezzo di trasporto casa-lavoro la bicicletta, sia elettrica, sia tradizionale. A versare il bonus, in realtà, non sarà direttamente il Governo, bensì l’azienda, che, sulla base degli accordi presi con lo Stato, si preoccuperà di verificare e distribuire l’incentivo ai lavoratori “meritevoli”. In questo campo, la Francia è all’avanguardia: il governo ha infatti già da tempo favorito l’uso della bicicletta, tradizionale ed elettrica, inventando otto anni fa il bike sharing “Velib”, utilizzato oggi da oltre 270 mila persone e copiato in tutto il mondo, grazie al quale l’utilizzo delle due ruote è aumentato fortemente, facendo toccare l’anno scorso il record di 2 milioni di biciclette vendute.
Qualcosa di simile alla riforma sopra descritta tuttavia, attraverso la quale un cittadino, stimando una distanza di 5 km giornalieri, potrebbe incassare fino a 50 euro al mese (senza contare poi il risparmio economico derivante dal non utilizzo dell’automobile), era già stato testato: nel giugno 2014 l’allora ministro dei Trasporti Frédéric Cuvillier aveva infatti avviato una fase di test dalla durata di 6 mesi e con le stesse modalità annunciate pochi giorni fa da Royal. Il test era stato realizzato su 8mila persone e aveva dato ottimi risultati: i tragitti casa-lavoro in bicicletta erano aumentati di quasi il 50 per cento, facendo passare la percentuale di lavoratori dal 2 al 3,6%.
In realtà, quella appena annunciata fa parte di una più lunga serie di riforme decise dal governo e volte a disincentivare l’utilizzo delle automobili: tra le altre misure anti-smog, è stato infatti riformato il provvedimento che permette di istituire il traffico alternato delle auto a seguito di picchi di inquinamento rilevati, con i veicoli che saranno contrassegnati e distinti in sette diverse classi di inquinamento, permettendo così in futuro di istituire zone a traffico limitato nelle maggiori città francesi e di incentivare l’uso di biciclette tradizionali ed elettriche.
Il 30 novembre a Parigi si riuniranno i 196 paesi partecipanti al vertice mondiale sul Clima. L’evento sarà anche occasione per la Capitale di dare il buon esempio, vantando un’iniziativa promossa pochi giorni fa dal Governo francese. Tra le misure anti-smog annunciate dal ministro dell’Ecologia, Ségolène Royal, vi è infatti anche quella di versare un’indennità di 25 centesimi a chilometro percorso per i cittadini che scelgono come mezzo di trasporto casa-lavoro la bicicletta, sia elettrica, sia tradizionale. A versare il bonus, in realtà, non sarà direttamente il Governo, bensì l’azienda, che, sulla base degli accordi presi con lo Stato, si preoccuperà di verificare e distribuire l’incentivo ai lavoratori “meritevoli”. In questo campo, la Francia è all’avanguardia: il governo ha infatti già da tempo favorito l’uso della bicicletta, tradizionale ed elettrica, inventando otto anni fa il bike sharing “Velib”, utilizzato oggi da oltre 270 mila persone e copiato in tutto il mondo, grazie al quale l’utilizzo delle due ruote è aumentato fortemente, facendo toccare l’anno scorso il record di 2 milioni di biciclette vendute.
Qualcosa di simile alla riforma sopra descritta tuttavia, attraverso la quale un cittadino, stimando una distanza di 5 km giornalieri, potrebbe incassare fino a 50 euro al mese (senza contare poi il risparmio economico derivante dal non utilizzo dell’automobile), era già stato testato: nel giugno 2014 l’allora ministro dei Trasporti Frédéric Cuvillier aveva infatti avviato una fase di test dalla durata di 6 mesi e con le stesse modalità annunciate pochi giorni fa da Royal. Il test era stato realizzato su 8mila persone e aveva dato ottimi risultati: i tragitti casa-lavoro in bicicletta erano aumentati di quasi il 50 per cento, facendo passare la percentuale di lavoratori dal 2 al 3,6%.
In realtà, quella appena annunciata fa parte di una più lunga serie di riforme decise dal governo e volte a disincentivare l’utilizzo delle automobili: tra le altre misure anti-smog, è stato infatti riformato il provvedimento che permette di istituire il traffico alternato delle auto a seguito di picchi di inquinamento rilevati, con i veicoli che saranno contrassegnati e distinti in sette diverse classi di inquinamento, permettendo così in futuro di istituire zone a traffico limitato nelle maggiori città francesi e di incentivare l’uso di biciclette tradizionali ed elettriche.
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