FMI, tre candidati per il dopo Paolo Sesti
A fine anno termina il mandato dell’attuale presidente della Federazione motociclistica italiana (Fmi), Paolo Sesti; l’11 dicembre sono in programma le elezioni per scegliere il suo successore alla guida della federazione, ruolo cui sono in lizza tre candidati: Giovanni Copioli, Fabio Larceri e Andrea Vignozzi
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Politica e trasporti
Tre candidati di grande esperienza
È durata un ventennio la presidenza di Paolo Sesti (primo a destra nella foto) alla guida della Federazione motociclistica italiana. A Roma, domenica 11 dicembre, si eleggerà il successore durante la 73esima assemblea nazionale ordinaria. Sono tre le persone che si sono candidate a ricoprire il ruolo di presidente federale, tutti già attivi all’interno della Federazione con altri ruoli: sono gli attuali vicepresidenti Giovanni Copioli e Fabio Larceri, e il presidente del Comitato regionale FMI Toscana, Andrea Vignozzi. Giovanni Copioli, avvocato 55enne di Riccione, è un tesserato e consigliere del Motoclub “Celeste Berardi”, oltre che pilota di fuoristrada con licenza agonistica (ha corso l’italiano Motorally fino al 2012). Ha ereditato la passione per le moto dal nonno, titolare della tessera n°1 della Federazione moto di San Marino. In Federazione è stato eletto al Consiglio federale nel 2004, poi rieletto nel 2008 ed è presidente della Commissione sviluppo attività sportive, che ha introdotto la tessera Hobby Sport; è vicepresidente federale dal 2012. Vanta una vicepresidenza più lunga Fabio Larceri (lo è da 12 anni), di Bobbio (Pc); classe 1957, in 40 anni ha ricoperto numerosi incarichi nel mondo delle moto: presidente di moto club, vicepresidente del Comitato Regionale Emilia Romagna, team manager (4 anni), responsabile del settore tecnico dell’Enduro (4 anni), capo spedizione in diverse Sei Giorni di Enduro, consigliere federale (16 anni). Il pratese Andrea Vignozzi, 56 anni, è imprenditore agricolo e immobiliare; ha iniziato con il motocross a 14 anni e non ha mai smesso di gareggiare in moto, a parte una pausa tra i 20 e i 30 anni per motivi di studio e lavoro. La sua passione sono le battaglie per riaprire impianti chiusi per questioni burocratico-amministrative. L’ingresso in federazione avviene nel 2000, come delegato provinciale, poi come segretario del Comitato regionale fino al 2009. Nel 2010 l’elezione a presidente del Comitato regionale Toscana.
È durata un ventennio la presidenza di Paolo Sesti (primo a destra nella foto) alla guida della Federazione motociclistica italiana. A Roma, domenica 11 dicembre, si eleggerà il successore durante la 73esima assemblea nazionale ordinaria. Sono tre le persone che si sono candidate a ricoprire il ruolo di presidente federale, tutti già attivi all’interno della Federazione con altri ruoli: sono gli attuali vicepresidenti Giovanni Copioli e Fabio Larceri, e il presidente del Comitato regionale FMI Toscana, Andrea Vignozzi. Giovanni Copioli, avvocato 55enne di Riccione, è un tesserato e consigliere del Motoclub “Celeste Berardi”, oltre che pilota di fuoristrada con licenza agonistica (ha corso l’italiano Motorally fino al 2012). Ha ereditato la passione per le moto dal nonno, titolare della tessera n°1 della Federazione moto di San Marino. In Federazione è stato eletto al Consiglio federale nel 2004, poi rieletto nel 2008 ed è presidente della Commissione sviluppo attività sportive, che ha introdotto la tessera Hobby Sport; è vicepresidente federale dal 2012. Vanta una vicepresidenza più lunga Fabio Larceri (lo è da 12 anni), di Bobbio (Pc); classe 1957, in 40 anni ha ricoperto numerosi incarichi nel mondo delle moto: presidente di moto club, vicepresidente del Comitato Regionale Emilia Romagna, team manager (4 anni), responsabile del settore tecnico dell’Enduro (4 anni), capo spedizione in diverse Sei Giorni di Enduro, consigliere federale (16 anni). Il pratese Andrea Vignozzi, 56 anni, è imprenditore agricolo e immobiliare; ha iniziato con il motocross a 14 anni e non ha mai smesso di gareggiare in moto, a parte una pausa tra i 20 e i 30 anni per motivi di studio e lavoro. La sua passione sono le battaglie per riaprire impianti chiusi per questioni burocratico-amministrative. L’ingresso in federazione avviene nel 2000, come delegato provinciale, poi come segretario del Comitato regionale fino al 2009. Nel 2010 l’elezione a presidente del Comitato regionale Toscana.
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