FMI: ad Arezzo per salvare il fuoristrada
La settimana scorsa si è svolto ad Arezzo il convegno "Nuovo Codice della strada - La via della Convivenza", in cui si è parlato delle modifiche al Nuovo Codice della Strada che avrebbero messo di fatto fuorilegge il fuoristrada in Italia. Grazie all'attività della FMI questo non accadrà, saranno le realtà del territorio a decidere "sul campo"
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Politica e trasporti
FMI per la difesa del fuoristrada
Organizzato con il Patrocinio della Camera di Commercio di Arezzo, di Confindustria ANCMA e con la collaborazione dell'Arma dei Carabinieri e dei Carabinieri Forestale, lo scorso venerdì 17 novembre si è svolto presso la Camera di Commercio di Arezzo l’importante convegno organizzato dalla FMI "Nuovo Codice della strada - La via della Convivenza”.
Alla presenza degli Onorevoli Michele Pompeo Meta, Presidente della IX Commissione Camera dei Deputati e Marco Donati, Membro della Commissione Camera dei Deputati, del Presidente della FMI avvocato Giovanni Copioli, del Colonnello Claudio D'Amico dei Carabinieri Forestale e del Dott. Pierfrancesco Caliari, Direttore Generale ANCMA, s’è discusso delle modifiche al Codice della Strada che, di fatto, avrebbero potuto impedire l’attività fuoristradistica in Italia (qui la lettera aperta inviata lo scorso 25 agosto dal Presidente Copioli).
Decisivo è stato il ruolo della FMI che, difendendo le proprie istanze, ha scongiurato la possibilità che l'off road fosse di fatto reso illegale in italia. Il Presidente FMI Copioli ha a tal proposito sottolineato principi che hanno mosso l'azione di sensibilizzazione e dialogo con le Istituzioni per far capire che le modifiche proposte al Codice della Strada fossero in realtà un vero e proprio blocco, che avrebbe di fatto paralizzato l'attività sportiva e amatoriale, secondo un principio che non teneva conto della libertà di movimento e dei diritti di cittadini e dei frequentatori del territorio.
"Ho recepito le istanze di un settore importante come quello del motociclismo ed ho apprezzato i contenuti e il metodo usati dalla FMI e dal suo Presidente nel portare avanti queste ulteriori modifiche - ha commentato l’onorevole Pompeo Meta - Abbiamo convenuto che debbano essere quindi le realtà territoriali e che quindi siano le autorità locali, quelle che hanno conoscenza delle realtà, a decidere la destinazione dei territori. Questo rientra in un più vasto disegno di modifica del Codice della Strada che riguarda la sicurezza con particolare riferimento all'uso dei telefonini da parte di chi guida e di un corretto e aggiornato sistema per far viaggiare in sicurezza i bambini. Mi auguro che adesso l'iter legislativo sia rapido in modo che possa essere approvato prima della fine della legislatura".
"Sono molto soddisfatto di questo confronto”, ha quindi spiegato al termine dell’incontro il Presidente Copioli, aggiungendo poi: “Credo che sia un concreto punto di svolta dove le posizioni siano state chiarite. La politica ha recepito le nostre istanze e ci ha apprezzato sia nei contenuti che nei modi con cui in questi mesi abbiamo lavorato senza sosta e lottato per far valere non solo i nostri diritti ma anche quelli di tanti che usufruiscono dei territori. Per questo abbiamo titolato la via della Convivenza contro ogni proibizionismo preconcetto. Adesso sono fiducioso che il nostro sub emendamento riesca a terminare l'iter legislativo e possa passare prima del termine della legislatura. La Federazione non ha il compito e non può decidere per tutti ma ha il compito di sensibilizzare il mondo politico affinché quest’ultimo tenga in considerazione gli interessi ed i diritti di tutti e credo che in questo siamo riusciti perfettamente. Far decidere alle autorità locali era il nostro obiettivo e ritengo sia ragionevolmente anche la cosa più giusta. Continueremo a seguire con meticolosa attenzione la vicenda in modo che le nostre attività sia sportive che territoriali possano continuare a svolgersi nel rispetto delle regole e delle leggi per una vera e produttiva convivenza".
Alla presenza degli Onorevoli Michele Pompeo Meta, Presidente della IX Commissione Camera dei Deputati e Marco Donati, Membro della Commissione Camera dei Deputati, del Presidente della FMI avvocato Giovanni Copioli, del Colonnello Claudio D'Amico dei Carabinieri Forestale e del Dott. Pierfrancesco Caliari, Direttore Generale ANCMA, s’è discusso delle modifiche al Codice della Strada che, di fatto, avrebbero potuto impedire l’attività fuoristradistica in Italia (qui la lettera aperta inviata lo scorso 25 agosto dal Presidente Copioli).
Decisivo è stato il ruolo della FMI che, difendendo le proprie istanze, ha scongiurato la possibilità che l'off road fosse di fatto reso illegale in italia. Il Presidente FMI Copioli ha a tal proposito sottolineato principi che hanno mosso l'azione di sensibilizzazione e dialogo con le Istituzioni per far capire che le modifiche proposte al Codice della Strada fossero in realtà un vero e proprio blocco, che avrebbe di fatto paralizzato l'attività sportiva e amatoriale, secondo un principio che non teneva conto della libertà di movimento e dei diritti di cittadini e dei frequentatori del territorio.
"Ho recepito le istanze di un settore importante come quello del motociclismo ed ho apprezzato i contenuti e il metodo usati dalla FMI e dal suo Presidente nel portare avanti queste ulteriori modifiche - ha commentato l’onorevole Pompeo Meta - Abbiamo convenuto che debbano essere quindi le realtà territoriali e che quindi siano le autorità locali, quelle che hanno conoscenza delle realtà, a decidere la destinazione dei territori. Questo rientra in un più vasto disegno di modifica del Codice della Strada che riguarda la sicurezza con particolare riferimento all'uso dei telefonini da parte di chi guida e di un corretto e aggiornato sistema per far viaggiare in sicurezza i bambini. Mi auguro che adesso l'iter legislativo sia rapido in modo che possa essere approvato prima della fine della legislatura".
"Sono molto soddisfatto di questo confronto”, ha quindi spiegato al termine dell’incontro il Presidente Copioli, aggiungendo poi: “Credo che sia un concreto punto di svolta dove le posizioni siano state chiarite. La politica ha recepito le nostre istanze e ci ha apprezzato sia nei contenuti che nei modi con cui in questi mesi abbiamo lavorato senza sosta e lottato per far valere non solo i nostri diritti ma anche quelli di tanti che usufruiscono dei territori. Per questo abbiamo titolato la via della Convivenza contro ogni proibizionismo preconcetto. Adesso sono fiducioso che il nostro sub emendamento riesca a terminare l'iter legislativo e possa passare prima del termine della legislatura. La Federazione non ha il compito e non può decidere per tutti ma ha il compito di sensibilizzare il mondo politico affinché quest’ultimo tenga in considerazione gli interessi ed i diritti di tutti e credo che in questo siamo riusciti perfettamente. Far decidere alle autorità locali era il nostro obiettivo e ritengo sia ragionevolmente anche la cosa più giusta. Continueremo a seguire con meticolosa attenzione la vicenda in modo che le nostre attività sia sportive che territoriali possano continuare a svolgersi nel rispetto delle regole e delle leggi per una vera e produttiva convivenza".
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