Flavio Frighi, re delle Kawasaki GP, vittima del Covid
È deceduto Flavio Frighi, riferimento mondiale in fatto di Kawasaki da Gran Premio. Il suo era un nome molto noto nell'ambiente delle corse vintage e nazionali, nonché proprietario per per molti anni di un'azienda che realizzava calotte in fibra per la maggior parte dei produttori di caschi italiani
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Grande esperto di Kawasaki
L’epidemia di Covid 19 si è portata via anche Flavio Frighi, personaggio molto noto nell’ambiente delle corse vintage e di quella nazionali. Era un riferimento a livello mondiale per quanto riguarda le Kawasaki da Gran Premio: le collezionava, le faceva correre e aveva anche ricostruito ex novo pezzi importantissimi come la KR 500 quattro cilindri che aveva corso solo ufficialmente fra il 1979 e il 1982, guidata da Kork Ballington. Frighi aveva fatto venire più volte in Italia il sudafricano e anche il popolare Jean-Francois Baldé per fare guidare loro le sue moto nelle rievocazioni e all’ASI Motoshow; aveva schierato piloti nel campionato italiano Mofto d’Epoca Gruppo 5 e in quello internazionale ICGP, e aveva esposto pezzi bellissimi come la 500 tre cilindri con cui Mick Grant vinse il TT, le H1RA 250 di Dave Simmonds e Kent Andersson, e le velocissima KR 250 e 350 vincitrici di diversi mondiali con Ballington e Toni Mang. Era un buon modo di trascorrere la pensione dopo avere lavorato per molti anni nel settore moto, proprietario di una azienda che produceva le calotte dei caschi in fibra per la maggioranza dei marchi italiani, e poi creatore di un suo marchio, Hard Helmets. Flavio Frighi aveva 73 anni e viveva a Ostellato, in provincia di Ferrara. Lascia la moglie e due figli.
L’epidemia di Covid 19 si è portata via anche Flavio Frighi, personaggio molto noto nell’ambiente delle corse vintage e di quella nazionali. Era un riferimento a livello mondiale per quanto riguarda le Kawasaki da Gran Premio: le collezionava, le faceva correre e aveva anche ricostruito ex novo pezzi importantissimi come la KR 500 quattro cilindri che aveva corso solo ufficialmente fra il 1979 e il 1982, guidata da Kork Ballington. Frighi aveva fatto venire più volte in Italia il sudafricano e anche il popolare Jean-Francois Baldé per fare guidare loro le sue moto nelle rievocazioni e all’ASI Motoshow; aveva schierato piloti nel campionato italiano Mofto d’Epoca Gruppo 5 e in quello internazionale ICGP, e aveva esposto pezzi bellissimi come la 500 tre cilindri con cui Mick Grant vinse il TT, le H1RA 250 di Dave Simmonds e Kent Andersson, e le velocissima KR 250 e 350 vincitrici di diversi mondiali con Ballington e Toni Mang. Era un buon modo di trascorrere la pensione dopo avere lavorato per molti anni nel settore moto, proprietario di una azienda che produceva le calotte dei caschi in fibra per la maggioranza dei marchi italiani, e poi creatore di un suo marchio, Hard Helmets. Flavio Frighi aveva 73 anni e viveva a Ostellato, in provincia di Ferrara. Lascia la moglie e due figli.
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