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FIM Cross Country Rally, la prima tappa a Goncalves

La prima tappa del Sardegna Rally Race 2015 è stata caratterizzata dal caldo, dal vento, e soprattutto dalla polvere. I 78 piloti che han preso il via stamattina – 73 moto e 5 quad – hanno percorso un primo trasferimento di 8 chilometri e poi sono entrati in prova speciale: 160 chilometri belli tosti che hanno subito chiarito le idee a tutti sulla difficoltà del tracciato e della navigazione che è uno dei requisiti base di questo rally mondiale.
Vince Goncalves
Quarta tappa del calendario iridato FIM Cross Country Rally, questo Sardegna ha 'scaldato' i piloti con una prova speciale tecnica, ricca di bivi, fatta di sterrati, mulattiere e sottobosco e ha messo i novellini – non pochi in questa gara – a contatto con un mondo completamente diverso da quello degli altri rally internazionali. Alessandro Botturi, partito in seconda posizione stamattina, ha dovuto aprire la strada perchè Maurizio Gerini, endurista, partito prima di lui ha sbagliato strada nelle prime fasi della prova ed è stato così sorpassato dal Bottu nazionale. Aprire le speciali perchè in questa disciplina non è mai una bella cosa perchè i piloti che partono dopo, alla mattina, fanno meno fatica a trovare la traccia o a vedere da lontano (questo tipo di rally vive di road book e navigazione a vista, non si possono provare le speciali in anticipo, ma sono segrete fino al momento del via) la polvere del pilota che li precede.
La speciale di oggi in un primo tempo risultava vinta da Joan Pedrero ma poi una serie di penalità recuperate per un eccesso di velocità hanno retrocesso lo spagnolo della Sherco in classifica – 21° di tappa - e alla fine la classifica di tappa ha vinto davanti a tutti Paulo Goncalves, su Honda, primo su Armand Monleon (Ktm) e Marc Coma (Ktm). Quarta posizione per Matthias Walkner (Ktm) e quinta per Jacopo Cerutti (Honda RSS Moto). Settima piazza per Alessandro Botturi alle spalle di Ruben Faria.
Sfortunato Rodrig Thain – forte endurista francese - che alla sua prima esperienza in assoluto con il road book non se la stava cavando malissimo, i primi errori li ha fatti seguendo il portoghese Ruben Faria che lo ha portato sulla 'cattiva strada' ma non solo. Thain a soli 3 chilometri dalla fine della speciale è rimasto senza benzina. Non si era accorto che si era rotto il rubinetto del suo serbatoio e che ne aveva persa un po' lungo la strada. Ha dovuto aspettare un pilota che gli ha dato la benzina necessaria per coprire i pochi chilometri - Ondrey Klymciw, pilota ceco - ma questo in termini di tempo è costato caro al campione d'enduro francese. Carlos Checa invece è arrivato al traguardo in 39esima posizione per colpa di un lungo in curva. Concentrato sul road book, e quindi a testa bassa il campione della Superbike ha frenato troppo tardi su una curva ed è finito in un piccolo avvallamento e solo con l'aiuto di altri piloti è riuscito a tirarsi fuori dal fosso e riprendere la sua gara.
Domani la storia si complica: la seconda tappa del Sardegna Rally Race sarà bella lunga, ben 427 chilometri di cui oltre 200 di prove speciali. I piloti lasceranno Pula in direzione Fordongianus e copriranno all'inizio un primo trasferimento di 86 chilometri verso nord. La prima speciale di 100 chilometri li porterà poi al secondo trasferimento di circa 114 chilometri prima di entrare nella ps 2 che misura 102 km. Infine un trasferimento di 26 chilometri porterà i piloti al Grand Hotel Terme della cittadina in provincia di Oristano.
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