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Filippine, il Governo distrugge centinaia di Vespa

Centinaia di Vespa giunte illegalmente nel paese sono state distrutte con ruspe e bulldozer. La linea dura dettata dal presidente delle filippine Rodrigo Duterte non lascia spazio al contrabbando di veicoli. Le immagini arrivano direttamente dai porti di Manila, Subic, Cebu e Iloilo
Un "massacro"
Nelle Filippine, con il contrabbando di veicoli a motore, non si scherza. Ciò che è appena successo nella capitale Manila - e non è la prima volta - lo conferma. Alla presenza dello stesso Presidente Rodrigo Duterte - che in merito ha dettato una linea decisamente dura ed intransigente -  sono infatti state distrutte centinaia di Vespa giunte sulle isole in modo illegale. Provenienti dai depositi del magazzino doganale di Manila, le immagini mostrano ruspe e buldozer all’opera mentre distruggono gli scooter importati di contrabbando. Il valore stimato del carico distrutto si aggira intorno ai 35 milioni di pesos filippini (34,71 per essere precisi), pari a circa 660mila dollari.
Così come in ogni altra parte del mondo, l’iconico scooter italiano rappresenta anche nelle Filippine un mezzo di trasporto largamente diffuso e particolarmente utile per gli spostamenti nella trafficata Manila. Ciononostante, i veicoli - tra i quali ci sarebbero anche una Harley-Davidson una BMW, due Triumph e diversi altri veicoli a quattro ruote - sono stati completamente distrutti e resi inutilizzabili. Non è la prima volta che accade: dichiarata guerra al contrabbando e fortemente contrario alla vendita all’asta di veicoli giunti illegalmente nel paese, il presidente Duterte aveva già lo scorso febbraio ordinato la distruzione di un centinaio di altri veicoli giunti nei porti di Manila, Subic, Cebu e Iloilo.
Qui sotto il video con le riprese fatte nei porti il 30 maggio e il “pubblico” di addetti ai lavori che si gode lo spettacolo. 

 
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