Ferrara, lo sfogo di un meccanico: chiude perché la banca gli nega 3000 euro
Ecco una storia di amara quatidianità di questa Italia in piena crisi. Un meccanico di Ferrara lo scorso dicembre ha dovuto chiudere l'attività perché la banca gli ha rifiutato un piccolo prestito. Sull'ingresso della sua officina ha lasciato un cartello con cui ringrazia i clienti e dice la sua su stato italiano e banche...
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Una storia troppo frequente
Chiudere l'attività perché la banca non concede un microprestito di 3.000 euro, capita sempre più spesso in questa Italia disastrata. È quello che è successo a Umberto Gilli, meccanico di Ferrara che lo scorso 31 dicembre è stato costretto a chiudere la sua officina. Il prestito sarebbe servito a fargli passare indenne l'inverno, quando fisiologicamente c'è una contrazione del fatturato dell'officina, purtroppo a causa di una sua precedente iscrizione al registro dei cattivi pagatori (un ritardo di pochi giorni nel pagare la rata di un mutuo) la banca ha deciso di non erogargli alcunché. Tutta la sua amarezza si è sfogata sul cartello che ha lasciato appeso alla sua officina: “Voglio ringraziare tutti i clienti che in questi anni mi hanno concesso la loro fiducia... e mando a fanculo lo Stato Italiano e le banche che costringono noi piccoli artigiani a prendere queste decisioni”. E così, dopo 5 anni l'officina 140 HP di Ferrara chiude, un destino purtroppo molto simile a quello di altre realtà di tutta Italia. Racconta Gilli a Estense.com: ”Per fortuna mantengo un incarico con un'agenzia che si occupa di sicurezza e investigazioni che mi consente di andare avanti. E per fortuna che non ho famiglia, perché non potrei mantenerla. Forse, poi, mi arriverà un’offerta da una concessionaria. Pensare che mi sarei accontentato di poter ricavare dalla mia attività, per me stesso, una somma mensile di appena 800 euro”.
Chiudere l'attività perché la banca non concede un microprestito di 3.000 euro, capita sempre più spesso in questa Italia disastrata. È quello che è successo a Umberto Gilli, meccanico di Ferrara che lo scorso 31 dicembre è stato costretto a chiudere la sua officina. Il prestito sarebbe servito a fargli passare indenne l'inverno, quando fisiologicamente c'è una contrazione del fatturato dell'officina, purtroppo a causa di una sua precedente iscrizione al registro dei cattivi pagatori (un ritardo di pochi giorni nel pagare la rata di un mutuo) la banca ha deciso di non erogargli alcunché. Tutta la sua amarezza si è sfogata sul cartello che ha lasciato appeso alla sua officina: “Voglio ringraziare tutti i clienti che in questi anni mi hanno concesso la loro fiducia... e mando a fanculo lo Stato Italiano e le banche che costringono noi piccoli artigiani a prendere queste decisioni”. E così, dopo 5 anni l'officina 140 HP di Ferrara chiude, un destino purtroppo molto simile a quello di altre realtà di tutta Italia. Racconta Gilli a Estense.com: ”Per fortuna mantengo un incarico con un'agenzia che si occupa di sicurezza e investigazioni che mi consente di andare avanti. E per fortuna che non ho famiglia, perché non potrei mantenerla. Forse, poi, mi arriverà un’offerta da una concessionaria. Pensare che mi sarei accontentato di poter ricavare dalla mia attività, per me stesso, una somma mensile di appena 800 euro”.
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però le banche vengono sostenute dallo stato e dalla BCE anche se hanno fatto perdere i soldi e lavoro a milioni di persone, quelli non sono cattivi pagatori vero?
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ciao. Vedo che sei ancora abbastanza giovane e leggo che non hai legami familiari. Forse potresti prendere in considerazione la possibilità di emigrare in qualche Paese del mondo latino, dove il clima favorisce l'uso della moto tutto l'anno ed i meccanici locali sono improvvisati ed arruffoni ( Parlo x esperienza in Colombia). Inoltre là non rompono con le raccolte di rifiuti speciali e tasse su ogni cosa. Il parco veicoli è abbastanza obsoleto e non ha molta elettronica. Se io fossi stato più giovane avrei voluto aprire un noleggio di scooter ( molto ben assicurati sul furto !!!!)- Attività di cui ho patito l'assenza a Cartagena e Santa Marta- Là si vive decentemente con 4 soldi e ci si diverte un casino! Auguri, comunque e mi associo al tuo FANCULO.
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a noi ci fottono con Tares.Tasi, mini imu da pagare entro il 24\01\2014 nonostante il casino che hanno fatto con aumenti differenziati tra comune e comune che neanche loro ci stanno capendo niente, a te ti hanno negato ste bastarde di banche (tutte nessuna esclusa) l'enorme cifra di 3.000€ , e lo STATO\ REGIONI(vedi Sicilia) cosa fanno per contrastare la crisi che c'è????? SI AUMENTANO GLI STIPENDI, l'Ultimo aumento se lo sono dato proprio in questi giorni, fregandosene di poveri cristi che chiudono le loro attività, vengono licenziati si suicidano e purtroppo a volte coinvolgendo anche i loro famigliari ,etc,etc, e anche vedendo queste cose quotidianamente, continuano imperterriti tronfi, arroganti del loro status di Onorevoli(???) Consiglieri regionali o provinciali, con i loro stipendi ,di cui una sola mensilità corrisponde ad un anno di lavoro di un operaio, anzi addirittura offendendosi quando gli fanno notare che nei rimborsi ci mettono dalle cialde del caffe, ai gratta e vinci passando per i gioielli per le varie troie di turno che soddisfano i loro onorevoli uccelli ,fottendosene dei nostri anziani, della sanità della povera gente che non sa più dove o cosa fare per vivere dignitosamente e onestamente al contrario di loro. Quindi solidarietà( per quel che può valere) a te, e un sentito Vaffanculo sia a banche che allo stato italiano, con un augurio che i soldi che si stanno intascando li spendano tutti per curarsi .
Un caro saluto e un augurio di trovare soluzione alla tua situazione.
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ci sta bene ognuno pensa solo a se e alla propria famiglia..
al posto di scendere in piazza la gente pensa a stare davanti alla tv
inutile lamentarsi questa realtà l'abbiamo voluta noi
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