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Fermati e mazziati

Quando comprate una moto usata state attenti: se è sottoposta a “fermo amministrativo” finite nei guai, per scongiurare il pericolo basta una visura prima dell'acquisto
Quando si compra una moto usata, sia da un privato sia da un concessionario, bisogna fare attenzione: la “fregatura” è dietro l’angolo. È il caso di un nostro lettore che ha comprato una FZ6 e solo dopo l’acquisto ha scoperto che era gravata da un “fermo amministrativo” per un debito col fisco di 187.000 euro del precedente proprietario. Il “fermo” è un provvedimento che impedisce di usare la moto, anche se si è in buona fede. Vediamo di capire meglio cosa comporta e come “schivarlo”.

Cosa dice la legge

Se non si paga una tassa o una sanzione (per esempio il bollo di circolazione, il canone Rai, l’Ici, i contributi INPS e così via) entro i termini di legge, l’ente incaricato della riscossione può bloccare i beni mobili registrati (cioè auto e moto) con il “fermo amministrativo”. Basta un debito superiore a 50 euro perché scatti il provvedimento che di fatto impedisce di usare i mezzi fermati. Il fermo può anche essere applicato come sanzione accessoria a una violazione del Codice della Strada (per esempio il montaggio di pezzi non omologati).
Sono tre le conseguenze del fermo amministrativo
- il divieto di circolazione del veicolo (per chi lo viola multa da 714 a 2.859 euro);
- il divieto di rottamarlo;
- la “non opponibilità al concessionario” della vendita del veicolo, dove per concessionario non si intende il venditore, ma l’ente che deve riscuotere il credito. Significa che chi compra un veicolo sottoposto a fermo non può affermare di averlo comprato in buona fede e farsi annullare il blocco. Il “fermo amministrativo” rimane valido e il compratore si trova tra le mani un mezzo che non può utilizzare.


Il passaggio non basta

Se comprate un veicolo soggetto a fermo amministrativo il passaggio di proprietà andrà comunque a buon fine. I funzionari non sono tenuti a segnalarvi alcunché: avrete il vostro libretto con la nuova intestazione, ma erediterete anche il “fermo”.
Evitare guai del genere è facile: prima di acquistare una moto usata è sufficiente fare una visura all’ACI. Con questo atto si sa per certo se ci sono “pendenze” (fermi amministrativi e quant’altro) sulla moto da comprare. La pratica se fatta online (sul sito www.aci.it) costa 5,65 euro e al PRA 2,84 euro; nelle agenzie abilitate invece si pagano circa 10/15 euro. 
Come si elimina il fermo?
L’unico modo previsto dalla legge per togliere il fermo amministrativo è che il proprietario (vecchio o nuovo) paghi il debito. Insomma, chi è stato “fregato” e ha comprato la moto “fermata” dovrà eliminare il debito se vuole usarla. In seguito potrà fare causa al venditore chiedendo tutti i danni, sopportando i costi e i tempi della nostra giustizia. E se il debito è molto più alto del valore del mezzo? Non cambia nulla. Si può tentare un accordo con l’ente creditore o il concessionario (Equitalia&C.), ma bisognerà sempre pagare qualcosa, altrimenti si rischia di avere la moto bloccata nel box all’infinito.

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navox
Mar, 03/20/2012 - 20:23
fregatura. Fanno prima a bloccare il passaggio di proprietà o almeno informarti