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Ezpeleta: "Rivoluzione MotoGP dal 2017"

Carmelo Ezpeleta parla del futuro della MotoGP e di quello della Superbike. Ecco il suo punto di vista su tanti argomenti: il rientro di Suzuki, il contenimento dei costi e la gestione della SBK

Il futuro della MotoGP sarà molto diverso

Carmelo Ezpeleta, intervistato dal magazine spagnolo SoloMoto, ha parlato del futuro della MotoGP: prossimamente arriverà la Production Racer di Honda (MotoGP sviluppate per i privati a costi contenuti) e Yamaha preparerà una fornitura di pneumatici: "Ci sarà un aggiornamento importante nel 2014, poi cambierà tutto fino al 2016, seguita da un'altra novità che stiamo pensando ora ma non la faremo prima del 2017. Riguardo alle cosiddette Production Racer non abbiamo ancora discusso. La verità è che Honda ha detto che può arrivare a produrre fino a cinque moto e Yamaha quattro serie di motori. Poi le squadre attualmente iscritte come CRT avranno altre opzioni: correre con una Honda, affittare un motore Yamaha e telaio autocostruito o continuare come CRT. Nessuno ha detto che non ci saranno più le CRT, dipende sempre da prezzi e condizioni. Il prezzo indicato da circa 800.000 euro a un milione potrebbe aumentare. Forse anche Aprilia svilupperà un motore e fa bene perché vuole continuare a correre con alcune delle squadre CRT attuali."


Suzuki può entrare, ma con un team privato

Sul ritorno di Suzuki, Ezpeleta non pare entusiasta e ribadisce che si gioca con le sue regole: "Suzuki entrerà secondo le regole del campionato attuale e con uno dei team attualmente iscritti al campionato, altrimenti può non iscriversi. Semplicemente non può pretendere di entrare con una sua squadra ora, perché con tre case e le CRT le cose vanno bene, se Suzuki vuole correre che utilizzi uno dei team privati e io l'aiuterò come faccio di solito con tutti. È benvenuta ma alle nostre condizioni, e non ne voglio discutere di nuovo." 

Limitare i costi è necessario

In molti criticano la scelta di limitare i costi e le tecnologie in quella che è la massima espressione del motociclismo mondiale, Ezpeleta risponde: "Un campionato che costa 70 milioni di euro deve essere un grande campionato, quindi c'è bisogno che le case investano meno in tecnologia e posso assicurare che nel 2017 il mondiale sarà molto diverso. Se le case ci stanno, bene, altrimenti ce ne sono molte pronte ad entrare. L'obbiettivo è proporre a più produttori la possibilità di avere una vetrina come la MotoGP a costi ragionevoli."

La stampa usava la SBK per parlare male della MotoGP

Secondo Carmelo, ora è al comando anche della Superbike, in passato la stampa ha voluto usare il campionato per derivate solo per denigrare la MotoGP offrendolo come alternativa. Ma anche in questo caso, Ezpeleta ha un piano: "a Superbike è campionato fantastico con moto derivate dalla serie, che ha la sua personalità e non ha bisogno di combattere con altri campionati. Molte squadre non possono pagare i piloti, perché il campionato non genera abbastanza soldi, ma la Superbike funzionano molto bene e sarà ancora meglio con noi. In passato è stato utilizzato per far credere alla gente che fosse un'alternativa alla MotoGP, ma quando ho parlato con i team e con la gente della SBK, i problemi veri erano quelli di cui la stampa non parlava, e i media avevano deciso di farne uno strumento per parlare male della MotoGP. Questo è ciò che è stato ma ora che siamo uguali, vedrete quanto faremo di buono."

 
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