Scooter sharing a Milano, nel 2015 con l'inizio dell'Expo
Lo scooter Sharing a Milano sarà una realtà operativa entro il debutto di Expo 2015. Prima della fine del 2014, infatti, il Comune dovrebbe promulgare un bando per assegnare la fornitura e la gestione della flotta di scooter, forse elettrici, destinati al progetto, unico tassello mancante nel programma anti traffico dopo le bici e le auto
Image
Politica e trasporti
Bando entro fine anno
A Londra, Parigi e Barcellona già lo fanno: in quelle grandi metropoli lo scooter sharing è una realtà (nella città spagnola quasi: è in fase sperimentale con 50 scooter elettrici di Motit); e Parigi con Scootlib sta portando avanti un progetto che prevede il lancio di uno scooter sharing su scala molto più vasta, con migliaia di unità. E così, anche a Milano, dove il car sharing ha preso piede così rapidamente, a breve si potrà noleggiare uno scooter per gli spostamenti quotidiani, utilizzando un’app per trovarne uno vicino a dove serve e lasciandolo quando si avrò finito di averne bisogno. L’idea è stata lanciata dal Comune di Milano in occasione del “Worldwide 2 Wheels Forum”, meeting milanese cui hanno partecipato tra gli altri anche istituzioni internazionali. E proprio per non apparire in ritardo rispetto agli altri Paesi europei, proprio l’Expo 2015 potrebbe essere l’occasione per creare un servizio di scooter sharing nel capoluogo lombardo. Del resto, già sono attivi e funzionano benone i servizio di condivisione di biciclette (3.600 bici messe a disposizione da Bikemi), e auto (tre operatori e 3.600 mezzi in condivisione). Ed è una verità universalmente accettata che le due ruote rappresentino la soluzione più sostenibile per gli spostamenti cittadini. Non solo: lo scooter sharing potrebbe essere esteso anche ai Comuni limitrofi al capoluogo lombardo, arrivando a servire l’intera metropoli. Pare che l’intenzione sia partire con una trentina di scooter (non è detto che siano elettrici), che dovrebbe diventare 150 entro la fine del 2015.
A Londra, Parigi e Barcellona già lo fanno: in quelle grandi metropoli lo scooter sharing è una realtà (nella città spagnola quasi: è in fase sperimentale con 50 scooter elettrici di Motit); e Parigi con Scootlib sta portando avanti un progetto che prevede il lancio di uno scooter sharing su scala molto più vasta, con migliaia di unità. E così, anche a Milano, dove il car sharing ha preso piede così rapidamente, a breve si potrà noleggiare uno scooter per gli spostamenti quotidiani, utilizzando un’app per trovarne uno vicino a dove serve e lasciandolo quando si avrò finito di averne bisogno. L’idea è stata lanciata dal Comune di Milano in occasione del “Worldwide 2 Wheels Forum”, meeting milanese cui hanno partecipato tra gli altri anche istituzioni internazionali. E proprio per non apparire in ritardo rispetto agli altri Paesi europei, proprio l’Expo 2015 potrebbe essere l’occasione per creare un servizio di scooter sharing nel capoluogo lombardo. Del resto, già sono attivi e funzionano benone i servizio di condivisione di biciclette (3.600 bici messe a disposizione da Bikemi), e auto (tre operatori e 3.600 mezzi in condivisione). Ed è una verità universalmente accettata che le due ruote rappresentino la soluzione più sostenibile per gli spostamenti cittadini. Non solo: lo scooter sharing potrebbe essere esteso anche ai Comuni limitrofi al capoluogo lombardo, arrivando a servire l’intera metropoli. Pare che l’intenzione sia partire con una trentina di scooter (non è detto che siano elettrici), che dovrebbe diventare 150 entro la fine del 2015.
Aggiungi un commento