Expo 2015 Milano, arriva lo scooter sharing entro maggio
Dopo il successo ottenuto dal car sharing e dal bike sharing, il capoluogo lombardo si doterà di un servizio di scooter sharing che sarà inaugurato l'anno prossimo per essere pronto a pieno regime per Expo 2015. Non è ancora chiaro quale tipo di mezzi saranno destinati al servizio
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Politica e trasporti
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L’annuncio dell'arrivo nel capoluogo milanese di un sertvizio di scooter Sharing è arrivato dall'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, durante la presentazione di EICMA 2014. Il bando sarà pronto entro la fine dell'anno, con la previsione di una flotta di circa 1.000 mezzi e l'auspicio che sia operativo per l'inizio di Expo 2015 (il primo maggio), o qualche mese prima, magari febbraio o marzo. “Il Comune riceve in media 1.100 euro all’anno da ogni auto del car sharing, tra parcheggi, ingressi all’Area C e altri pagamenti”, ha dichiarato Maran, “ma il gettito proveniente dagli scooter in condivisione sarà completamente devoluto per le attività di educazione stradale nelle scuole”. Difficile dire in anticipo quale politica adotterà il Comune in tema di scooter sharing: “Non sappiamo se adotteremo un sistema come Parigi, che controlla il servizio e decide dall’alto come viene erogato, oppure fare come Berlino che ha delegato la gestione dell’attività all’azienda vincitrice dell’appalto”, ha risposto Maran alla domanda su quali mezzi saranno scelti per lo scooter sharing. Una delle incertezze riguardanti il servizio, infatti, è se impiegherà scooter a due o tre ruote: i primi dovrebbero necessariamente avere un motore di 125 per poter essere utilizzabili dai possessori di sola patente B, allargando così il bacino d’utenza, mentre i tre ruote offrono una guida più facile e consentono anche motorizzazioni più elevate a chi ha la patente dell’auto, in virtù della omologazione come motocarrozzetta (che permette di guidare mezzi a tre ruote ben oltre i 125 anche con la patente B). Chiaro che l’attenzione dei produttori è elevata, anche per il ritorno in termini d'immagine legato alla buona “pubblicità” offerta dai mezzi in servizio a Milano. Quanto alla possibilità d'impiegare scooter elettrici, appare remota al momento, sia per la scarsità di mezzi disponibili sul mercato sia per l'esiguo numero di colonnine di ricarica.
L’annuncio dell'arrivo nel capoluogo milanese di un sertvizio di scooter Sharing è arrivato dall'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, durante la presentazione di EICMA 2014. Il bando sarà pronto entro la fine dell'anno, con la previsione di una flotta di circa 1.000 mezzi e l'auspicio che sia operativo per l'inizio di Expo 2015 (il primo maggio), o qualche mese prima, magari febbraio o marzo. “Il Comune riceve in media 1.100 euro all’anno da ogni auto del car sharing, tra parcheggi, ingressi all’Area C e altri pagamenti”, ha dichiarato Maran, “ma il gettito proveniente dagli scooter in condivisione sarà completamente devoluto per le attività di educazione stradale nelle scuole”. Difficile dire in anticipo quale politica adotterà il Comune in tema di scooter sharing: “Non sappiamo se adotteremo un sistema come Parigi, che controlla il servizio e decide dall’alto come viene erogato, oppure fare come Berlino che ha delegato la gestione dell’attività all’azienda vincitrice dell’appalto”, ha risposto Maran alla domanda su quali mezzi saranno scelti per lo scooter sharing. Una delle incertezze riguardanti il servizio, infatti, è se impiegherà scooter a due o tre ruote: i primi dovrebbero necessariamente avere un motore di 125 per poter essere utilizzabili dai possessori di sola patente B, allargando così il bacino d’utenza, mentre i tre ruote offrono una guida più facile e consentono anche motorizzazioni più elevate a chi ha la patente dell’auto, in virtù della omologazione come motocarrozzetta (che permette di guidare mezzi a tre ruote ben oltre i 125 anche con la patente B). Chiaro che l’attenzione dei produttori è elevata, anche per il ritorno in termini d'immagine legato alla buona “pubblicità” offerta dai mezzi in servizio a Milano. Quanto alla possibilità d'impiegare scooter elettrici, appare remota al momento, sia per la scarsità di mezzi disponibili sul mercato sia per l'esiguo numero di colonnine di ricarica.
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