Salta al contenuto principale

EuroApe 2014, il raduno oggi e domani a Torino

Sarà il Castello di Pavone Canavese, in provincia di Torino, a fare da teatro, oggi e domani, al raduno dedicato al mitico tre ruote di Piaggio che in quasi 70 anni di storia ha conquistato la fiducia di milioni di lavoratori e appassionati. In programma un giro nella campagna piemontese, l'immancabile Ape-ritivo e una visita al museo Olivetti
Tre ruote da lavoro ma anche chic
Dal 2008 ogni anno centinaia di Ape da tutto il mondo si radunano in una località italiana per condividere la passione per lo storico tre ruote Piaggio. Quest’anno l’EuroApe, organizzato dall’Ape Club d’Italia con il Vespa World Club e il Gruppo Piaggio, e con la partecipazione dell’Associazione archivio storico Olivetti di Ivrea, si svolgerà al Castello di Pavone Canavese, località in provincia di Torino. Il programma dell’evento prevede l’apertura delle iscrizioni al raduno a partire dalle ore 16 di sabato 29 novembre. Prima della cena, sono in programma l’Ape Tour e, immancabile, l’Ape-ritivo. Domenica 30 novembre sono previste una gita per le strade di campagna del canavese e la visita all’Archivio Storico Olivetti e, dopo il pranzo, la cerimonia delle premiazioni che concluderà l’edizione 2014 di EuroApe. Il “mito a tre ruote” di Piaggio si avvicina ai 70 anni di vita: debuttò per la prima volta nel 1947 al salone del Ciclo e del Motociclo di Milano. Aveva un’evidente parentela con la Vespa: l'Ape A era la parte frontale di una Vespa a cui era "aggiunto" un cassone. Allora il motore due tempi di 125 cm3 abbinato ad un cambio con rinvii “a bacchetta” e senza retromarcia erogava 4 CV e garantiva una velocità massima di 45 km/h e poteva trasportare ben 200 kg con consumi ridotti: ben 35-40 km/l con un litro di miscela a pieno carico. Col tempo l’Ape si è affermato come mezzo di lavoro, adatto alle strette strade dei nostri centri storici e al lavoro in campagna. Ma ha anche saputo assumere un’aria chic grazie alle versioni Calessino, impiegate per trasportare i turisti nelle nostre città d’arte e di mare e da anni è ormai diventato un oggetto di culto in tutto il mondo.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento