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Erik Buell, il futuro è nelle due ruote

L’amministratore delegato di Fuell ha rilasciato una lunga lettera dove descrive la sua visione della mobilità urbana delle città di domani. A dominare saranno le due ruote, in particolare bici a pedalata assistita e moto elettriche, perché occupano poco spazio, sono rispettose dell’ambiente e silenziose. Fondamentale sarà anche l’innovazione digitale

Liberi di muoversi
Come sarà la mobilità urbana del futuro? Sarà costituita da mezzi personali e sempre disponibili. A esserne convinto è Erik Buell, eclettico ingegnere ideatore dell’omonima società di moto e ora amministratore delegato della Fuell, l’azienda di veicoli elettrici fondata con Francois Xavier Terny e Frédéric Vasseur. Le ragioni della sua visione sono semplici: “le città stanno diventando sempre più grandi e affollate, eppure tutti desiderano muoversi in libertà senza rimanere intrappolati” nel traffico o limitati da altri vincoli. “Vogliamo andare dove vogliamo, quando vogliamo”. E la soluzione migliore per spostarsi in città e nelle aree metropolitane per Buell è soltanto una, o meglio due: “due ruote in linea elettriche”, siano essa una bici, un’e-bike o una moto. Lo sono perché con loro si “occupa lo spazio di una persona che cammina mentre guidare un’auto è come camminare con le braccia spalancate”. Questo lo si è capito, sostiene Buell, soprattutto in Europa, dove le strade sono strette e le amministrazioni stanno investendo nelle infrastrutture per le due ruote. Un processo al via anche negli Stati Uniti, mentre in Asia le due ruote sono da sempre protagoniste della mobilità, anche se ora si sta provvedendo a sostituirle con mezzi meno inquinanti e rumorosi. Un fattore importante perché “sostituire 60 milioni di due ruote a benzina vendute ogni anno con modelli elettrici crea un impatto (positivo, ndr) sulla qualità della vita”. A vantaggio della mobilità personale a due ruote Buell cita anche il trasporto pubblico, considerato costoso per le amministrazioni locali e poco pratico perché “per andare da A a B devi necessariamente passare da C, D e Z”.

Integrazione con le smart city
Se la scelta delle due ruote è imprescindibile, non significa che non ci debbano essere cambiamenti. Per Buell “l'innovazione è fondamentale: non si può costruire un nuovo futuro seguendo vecchi concetti”. E-bike e moto elettriche, quindi, devono “incorporare dispositivi di comunicazione e sicurezza, in modo che l'esperienza crei una connessione tra ciclista, veicolo e ambiente”, inteso come città e aree all'aperto. “Un veicolo a due ruote davvero ben progettato diventa un tutt'uno con il pilota, con velocità e autonomia ben oltre le capacità umane” che lo “fanno sentire come se avessi dei superpoteri!”. Una sensazione piacevole che deve essere accompagnata dall’impiego di tecnologie digitali che garantiscano sicurezza e connessione con quanto avviene intorno fornendo a chi guida un maggiore controllo del viaggio. Di fatto, le future moto e bici a pedalata assistita devono avere “una completa integrazione con le smart city” dialogando con le infrastrutture stradali e con gli altri veicoli per garantire spostamenti sempre più sicuri.

Nuovi modelli in arrivo?
Pensieri, quelli di Buell, che probabilmente anticipano prossime novità nella gamma Fuell, come sembrano confermare alcune immagini rilasciate nel web. Alla moto elettrica Fllow (più leggera e con ricarica più veloce nell’ultima versione mostrata) e all’e-bike Fluid prossime al debutto si potrebbero aggiungere presto altri tre modelli. La prima è la Flluid.2, bici elettrica con telaio massiccio, che fa presupporre la presenza di batterie di grande capacità, e ruote con dimensioni più da ciclomotore che da e-bike. Aspetti che potrebbero indicare un mezzo con caratteristiche ibride tra il ciclo e lo scooter a batterie. Appartiene di certo alla seconda categoria l’altro prototipo mostrato, una sorta di motociclo leggero per il pendolarismo che offre buona agilità urbana, ma pure una guida divertente. Il terzo modello svelato è un triciclo con due ruote nell’anteriore pensato per il lavoro, le consegne dell’ultimo miglio o per muoversi con la famiglia. Ha batterie di grandi dimensioni integrate nella parte centrale del telaio e motore nel movimento centrale. Dalle immagini, naturalmente, non è possibile constatare l’adozione di particolari tecnologie, ma è lecito pensare che siano presenti soluzioni smart per rendere più sicura e piacevole l’esperienza di guida in città.

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