Equitalia, modifica al dl fiscale: multe rottamabili
Parte oggi la rottamazione di Equitalia e delle cartelle esattoriali. Rimane la questione multe: una modifica al dl potrebbe sanare la disparità tra i municipi che si sono affidati alla società di riscossione e quelli che hanno optato invece per il fai da te
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Industria e finanza
Rottamazione delle multe
Con la rottamazione di Equitalia, partita in data 7 novembre 2016, potrebbe arrivare, in realtà, anche quella delle multe. Faccenda di cui già si era discusso, torna in primo piano grazie ad una modifica del dl fiscale. A complicare le cose, prima, l’autonomia vantata dagli stessi comuni creditori delle multe per violazione del codice della strada che, con l’inserimento delle multe tra le cartelle “scontabili”, si sarebbe di fatto riflessa in un’ingiusta disparità di trattamento per i cittadini, distinguendo quelli facenti parte di un comune che riscuote tramite Equitalia e quelli invece sotto un comune che opera le riscossioni per suo conto. La soluzione potrebbe arrivare con l’emendamento firmato da Michele Pelino (Pd) che prevede di allargare a tutti i comuni la possibilità di accedere alla definizione agevolata delle cartelle, consentendo così un ampliamento della platea di quasi 4500 comuni per ora esclusi (che non riscuotono cioè tramite Equitalia). Facendone richiesta, i singoli municipi avrebbero così modo di aderire anch’essi alla sanatoria, con la conseguente chiusura delle cartelle esattoriali relative non solo alle violazioni del codice della strada ma anche ai tributi locali non pagati come i classici Ici, Imu, Tasi o ancora tariffe e imposte sui rifiuti. L'adesione alla rottamazione dovrà essere effettuata entro il 23 gennaio 2017 con il modulo messo a punto dalla stessa Equitalia e disponibile presso tutti gli sportelli o scaricabile via internet sul sito www.gruppoequitalia.it.
Con la rottamazione di Equitalia, partita in data 7 novembre 2016, potrebbe arrivare, in realtà, anche quella delle multe. Faccenda di cui già si era discusso, torna in primo piano grazie ad una modifica del dl fiscale. A complicare le cose, prima, l’autonomia vantata dagli stessi comuni creditori delle multe per violazione del codice della strada che, con l’inserimento delle multe tra le cartelle “scontabili”, si sarebbe di fatto riflessa in un’ingiusta disparità di trattamento per i cittadini, distinguendo quelli facenti parte di un comune che riscuote tramite Equitalia e quelli invece sotto un comune che opera le riscossioni per suo conto. La soluzione potrebbe arrivare con l’emendamento firmato da Michele Pelino (Pd) che prevede di allargare a tutti i comuni la possibilità di accedere alla definizione agevolata delle cartelle, consentendo così un ampliamento della platea di quasi 4500 comuni per ora esclusi (che non riscuotono cioè tramite Equitalia). Facendone richiesta, i singoli municipi avrebbero così modo di aderire anch’essi alla sanatoria, con la conseguente chiusura delle cartelle esattoriali relative non solo alle violazioni del codice della strada ma anche ai tributi locali non pagati come i classici Ici, Imu, Tasi o ancora tariffe e imposte sui rifiuti. L'adesione alla rottamazione dovrà essere effettuata entro il 23 gennaio 2017 con il modulo messo a punto dalla stessa Equitalia e disponibile presso tutti gli sportelli o scaricabile via internet sul sito www.gruppoequitalia.it.
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