Enduropale du Touquet, intervista a Marco Magnetti
Le spiagge francesi del Touquet saranno anche quest’anno teatro della gara ideata da Thierry Sabine. Non parliamo ovviamente della Dakar, ma dell’altrettanto mitica Enduropale du Touquet. Tra il 26 e il 28 gennaio, sulla linea di partenza ci sarà anche Marco Magnetti, unico italiano a tentare con la “doppia categoria” moto e quad. Ecco cosa ci ha raccontato
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Off-Road
La Touquet di Marco Magnetti
Terminata la Dakar, gli appassionati di rally estremi avranno modo di godersi un altro imperdibile appuntamento di Sabiniana memoria. Nata nel 1975, la mitica Enduropale du Touquet ha acquisito negli anni un sempre crescente prestigio: parliamo di un enduro puro e crudo, disputato da grandi campioni sulle spiagge francesi del Touquet con partenza in blocco Niente rocce, alberi o fango, solo sabbia. All’edizione di quest’anno, in scena dal 26 al 28 gennaio, parteciperà anche Marco Magnetti che, dopo qualche anno di stop, ha deciso di tornare in sella (questa sarà la sua 7 partecipazione alla Touquet) e nuovamente misurarsi con i migliori piloti d’Europa.
La cosa curiosa (e praticamente unica) è che Marco correrà quest’anno in doppia categoria: il sabato con i quad e la domenica con le moto da cross.
Gli abbiamo chiesto cosa l’ha spinto a tentare l’impresa, quali sono le particolarità della gara e come ci si prepara per una simile prova.
Come viene l’idea di un progetto simile?
Dopo aver appeso il casco al chiodo per qualche anno, causa lavoro e situazione finanziaria che affligge tutto il sistema negli ultimi tempi. Una notte di agosto, tra un pensiero negativo e l'altro, ho deciso di riabbracciare un manubrio e rimettermi in gioco come ho fatto in passato. Quindi l’idea di fare qualcosa di emozionante, faticoso, estremo. Da qui la scelta di rifare il Touquet. Sì, rifare, perché per me sarebbe la settima volta. La prima nel 1998, quindi il prossimo fine gennaio, saranno vent'anni della mia prima gara, dove tra l'altro mi piazzai al quinto posto assoluto nella categoria quad. Se il motocross è già una disciplina bistrattata dai mass media, io arrivo dalla nicchia dell’offroad, dai sidecarcross prima e quadcross dopo, passione quest’ultima che coltivo ancor ora. Ma la novità grande che rende speciale la mia partecipazione nel 2018, sarà l’affrontare questo evento in doppia categoria. Il sabato gareggerò con il quad e il giorno dopo con una moto da cross. Il primo Italiano a tentare una impresa simile e il secondo in tutta la storia di questa gara.
Cosa è il Touquet?
Non esiste nessuna gara su sabbia al mondo come l’Enduropale du Touquet, una tre ore di "enduro estremo" ma non ci sono alberi o rocce, non c’è altro che sabbia e questa la rende una gara unica. Si svolge ogni anno tra la fine di gennaio e inizio febbraio. Vede oltre 2.500 piloti correre sulle spiagge del nord della Francia in 2 giorni, il sabato 700 quad e minicross. La domenica 1500 piloti in moto più la gara mx vintage.
Guidare su una spiaggia liscia è un miraggio per tanti piloti ma la sabbia così perfetta purtroppo ha una breve storia. Più i pneumatici tassellati la calpestano, più la sabbia si trasforma. Si tratta di un materiale in continua evoluzione in grado di mettere in seria difficoltà. Non per niente il tracciato dell’Enduropale rende le prove storiche tipo Lommel gare per ragazzi.
L’Enduropale può richiamare fino a 500.000 tifosi. Anche se ci sono diverse classi, il fattore unico, oltre che folle, è che si parte tutti insieme: più di 2.000 piloti aprono il gas contemporaneamente in spiaggia. Molti di loro non arrivano alla prima curva.
Una combinazione di motocross ed enduro che in diversi punti quasi si trasforma in sabbie mobili rendendo il tracciato dell’Enduropale incredibilmente impegnativo. Gli ingorghi sono all’ordine del giorno per tutti coloro che non partono tra i primi 20, con le moto che "sporcano" il percorso fin dal primo giro. Per tre ore, i piloti fanno del loro meglio per non essere inghiottiti dalla implacabile sabbia francese. Secondo il regolamento, inoltre, ognuno di essi deve fare rifornimento tre volte con i pit-stop che rappresentano un fattore sconosciuto ai puristi del motocross.
Come prepari questo evento?
Il progetto è nato quasi subito, riordinato le idee, contattato nuovi amici e richiamato altri di vecchia data. Ho dovuto imparare ad andare in moto in quanto fino ad agosto non avevo mai seriamente guidato una moto da cross. Uno staff medico capitanato dal dottor Luca Ponchia con tanto di palestra segue la mia preparazione atletica, con ottimi risultati. Luca con la sua esperienza e professionalità mi sta portando ai giorni della gara sempre più in forma e forte sia a livello fisico che mentale con un metodo di allenamento specifico.
Otto ore a settimana in moto. Due sono le moto usate per gli allenamenti rigorosamente 450 di cilindrata, tanta corsa a piedi, spinning, palestra, piscina. Sezione di allenamento almeno di un ora mezza cadauna, a volte anche quattro. Non si lascia nulla al caso.
Un meccanico di fiducia mi segue già negli allenamenti a motore, non posso quindi non citare e ringraziare Massimilano Camoletto, ottimo conoscitore di tutto ciò che si muove a propulsione.
Avrò l’onore di vestire i colori del team MGM, storico per i rallyraid e quad, del presidente Silvestro Paris, grande amico e appassionato. Il quad sarà un Yamaha YZF 450 R proveniente dal concessionario Errezeta di Vignola (MO).
Terminata la Dakar, gli appassionati di rally estremi avranno modo di godersi un altro imperdibile appuntamento di Sabiniana memoria. Nata nel 1975, la mitica Enduropale du Touquet ha acquisito negli anni un sempre crescente prestigio: parliamo di un enduro puro e crudo, disputato da grandi campioni sulle spiagge francesi del Touquet con partenza in blocco Niente rocce, alberi o fango, solo sabbia. All’edizione di quest’anno, in scena dal 26 al 28 gennaio, parteciperà anche Marco Magnetti che, dopo qualche anno di stop, ha deciso di tornare in sella (questa sarà la sua 7 partecipazione alla Touquet) e nuovamente misurarsi con i migliori piloti d’Europa.
La cosa curiosa (e praticamente unica) è che Marco correrà quest’anno in doppia categoria: il sabato con i quad e la domenica con le moto da cross.
Gli abbiamo chiesto cosa l’ha spinto a tentare l’impresa, quali sono le particolarità della gara e come ci si prepara per una simile prova.
Come viene l’idea di un progetto simile?
Dopo aver appeso il casco al chiodo per qualche anno, causa lavoro e situazione finanziaria che affligge tutto il sistema negli ultimi tempi. Una notte di agosto, tra un pensiero negativo e l'altro, ho deciso di riabbracciare un manubrio e rimettermi in gioco come ho fatto in passato. Quindi l’idea di fare qualcosa di emozionante, faticoso, estremo. Da qui la scelta di rifare il Touquet. Sì, rifare, perché per me sarebbe la settima volta. La prima nel 1998, quindi il prossimo fine gennaio, saranno vent'anni della mia prima gara, dove tra l'altro mi piazzai al quinto posto assoluto nella categoria quad. Se il motocross è già una disciplina bistrattata dai mass media, io arrivo dalla nicchia dell’offroad, dai sidecarcross prima e quadcross dopo, passione quest’ultima che coltivo ancor ora. Ma la novità grande che rende speciale la mia partecipazione nel 2018, sarà l’affrontare questo evento in doppia categoria. Il sabato gareggerò con il quad e il giorno dopo con una moto da cross. Il primo Italiano a tentare una impresa simile e il secondo in tutta la storia di questa gara.
Cosa è il Touquet?
Non esiste nessuna gara su sabbia al mondo come l’Enduropale du Touquet, una tre ore di "enduro estremo" ma non ci sono alberi o rocce, non c’è altro che sabbia e questa la rende una gara unica. Si svolge ogni anno tra la fine di gennaio e inizio febbraio. Vede oltre 2.500 piloti correre sulle spiagge del nord della Francia in 2 giorni, il sabato 700 quad e minicross. La domenica 1500 piloti in moto più la gara mx vintage.
Guidare su una spiaggia liscia è un miraggio per tanti piloti ma la sabbia così perfetta purtroppo ha una breve storia. Più i pneumatici tassellati la calpestano, più la sabbia si trasforma. Si tratta di un materiale in continua evoluzione in grado di mettere in seria difficoltà. Non per niente il tracciato dell’Enduropale rende le prove storiche tipo Lommel gare per ragazzi.
L’Enduropale può richiamare fino a 500.000 tifosi. Anche se ci sono diverse classi, il fattore unico, oltre che folle, è che si parte tutti insieme: più di 2.000 piloti aprono il gas contemporaneamente in spiaggia. Molti di loro non arrivano alla prima curva.
Una combinazione di motocross ed enduro che in diversi punti quasi si trasforma in sabbie mobili rendendo il tracciato dell’Enduropale incredibilmente impegnativo. Gli ingorghi sono all’ordine del giorno per tutti coloro che non partono tra i primi 20, con le moto che "sporcano" il percorso fin dal primo giro. Per tre ore, i piloti fanno del loro meglio per non essere inghiottiti dalla implacabile sabbia francese. Secondo il regolamento, inoltre, ognuno di essi deve fare rifornimento tre volte con i pit-stop che rappresentano un fattore sconosciuto ai puristi del motocross.
Come prepari questo evento?
Il progetto è nato quasi subito, riordinato le idee, contattato nuovi amici e richiamato altri di vecchia data. Ho dovuto imparare ad andare in moto in quanto fino ad agosto non avevo mai seriamente guidato una moto da cross. Uno staff medico capitanato dal dottor Luca Ponchia con tanto di palestra segue la mia preparazione atletica, con ottimi risultati. Luca con la sua esperienza e professionalità mi sta portando ai giorni della gara sempre più in forma e forte sia a livello fisico che mentale con un metodo di allenamento specifico.
Otto ore a settimana in moto. Due sono le moto usate per gli allenamenti rigorosamente 450 di cilindrata, tanta corsa a piedi, spinning, palestra, piscina. Sezione di allenamento almeno di un ora mezza cadauna, a volte anche quattro. Non si lascia nulla al caso.
Un meccanico di fiducia mi segue già negli allenamenti a motore, non posso quindi non citare e ringraziare Massimilano Camoletto, ottimo conoscitore di tutto ciò che si muove a propulsione.
Avrò l’onore di vestire i colori del team MGM, storico per i rallyraid e quad, del presidente Silvestro Paris, grande amico e appassionato. Il quad sarà un Yamaha YZF 450 R proveniente dal concessionario Errezeta di Vignola (MO).
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