Enduro e cadute: l'importante è sapersi rialzare VIDEO
Come rialzarsi - con stile - dopo la caduta. Ce lo dimostra il protagonista del video qui sotto che, incappato in una pietra durante una scorribanda con gli amici, rotola sul fondo accidentato per rialzarsi in un attimo come farebbe un provetto ginnasta
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Notizie dalla rete
Subito in piedi
Più portato, forse, per le discipline circensi che per l’enduro (vista l’abilità con cui rotolando si rialza in piedi), il protagonista del video qui sotto ci ricorda le insidie del fuoristrada. Gas a martello, il pilota scatena la piccola enduro lungo una pista dritta e battuta, senza accorgersi evidentemente dell’ostacolo davanti a lui. Succede in un attimo: una pietra, evidentemente, blocca la ruota anteriore della moto, che s’impunta sbandando ed alzando il posteriore. Il pilota fa di tutto per mantenersi insella, ma l’inevitabile accade. Nulla di grave: tanto velocemente quanto è caduto, subito si rialza in piedi, dimostrando eccellenti - e potremmo dire anche assai utili - doti acrobatiche!
Un po' di scuola?
Benché da considersare come rischi del mestiere (anche i campioni scivolano), molte cadute possono essere evitate adottando specifiche tecniche di guida. Non è semplice e, per affinare la tecnica, servono anni di pratica ed esperienza. Una buona idea per farsela in tutta sicurezza potrebbe essere quella di prendere parte ad uno dei numerosi cosi di guida organizzati in tutta Italia dalle numerose scuole riconosciute. Gli esempi non mancano di certo: dalla Di Traverso Adventouring al Blu Bike Camp, fino alla Tom42 Rally School di Toni Merendino e ai corsi GSSS (solo per citarne alcune), c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nella maggior parte dei casi, lo ricordiamo, i corsi sono aperti a tutti, esperti e non, con gli studenti suddivisi in gruppi in base al proprio livello di partenza.
Più portato, forse, per le discipline circensi che per l’enduro (vista l’abilità con cui rotolando si rialza in piedi), il protagonista del video qui sotto ci ricorda le insidie del fuoristrada. Gas a martello, il pilota scatena la piccola enduro lungo una pista dritta e battuta, senza accorgersi evidentemente dell’ostacolo davanti a lui. Succede in un attimo: una pietra, evidentemente, blocca la ruota anteriore della moto, che s’impunta sbandando ed alzando il posteriore. Il pilota fa di tutto per mantenersi insella, ma l’inevitabile accade. Nulla di grave: tanto velocemente quanto è caduto, subito si rialza in piedi, dimostrando eccellenti - e potremmo dire anche assai utili - doti acrobatiche!
Un po' di scuola?
Benché da considersare come rischi del mestiere (anche i campioni scivolano), molte cadute possono essere evitate adottando specifiche tecniche di guida. Non è semplice e, per affinare la tecnica, servono anni di pratica ed esperienza. Una buona idea per farsela in tutta sicurezza potrebbe essere quella di prendere parte ad uno dei numerosi cosi di guida organizzati in tutta Italia dalle numerose scuole riconosciute. Gli esempi non mancano di certo: dalla Di Traverso Adventouring al Blu Bike Camp, fino alla Tom42 Rally School di Toni Merendino e ai corsi GSSS (solo per citarne alcune), c’è solo l’imbarazzo della scelta. Nella maggior parte dei casi, lo ricordiamo, i corsi sono aperti a tutti, esperti e non, con gli studenti suddivisi in gruppi in base al proprio livello di partenza.
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