EICMA 2014 - Nuova Ducati Multistrada, nuova dentro e fuori
EICMA 2014, nuova Multistrada 2015 - La maxi crossover Ducati si rifà il trucco e adotta il nuovo motore a fasatura variabile “farcito” con tanta elettronica in più. Aumentano i CV, 160 e la sicurezza grazie al nuovo ABS Cornering
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La maxi crossover si rifà il trucco
Finalmente Ducati ha svelato ufficialmente una delle novità più attese del Salone di Milano. La nuova Multistrada, dopo le ultime paparazzate nei dintorni di Bologna è finalmente svelata in veste definitiva e ufficiale. Ciò che si nota prima di tutto sono le modifiche di tipo estetico che hanno coinvolto principlamente il “becco”, ora più corto e la zona delle fiancate laterali che ora sembrano più protettive e dal design più attuale.Tante le novità, invece, sotto la carena a partire ovviamente dal motore e dalla piattaforma IMU che amplifica ancora di più le potenzialità elettroniche della crossover bolognese. Il Testastretta da 1198 cm3 è ora dotato di un sofisticato sistema di fasatura variabile (DVT) che agisce indipendentemente sull’albero a camme di apertura e quello di scarico. Questo sistema permette di cambiare il momento in cui si aprono e si chiudono le valvole di aspirazione e scarico, una soluzione che permette di ottimizzare l’erogazione della potenza (fissata a 160 CV) e permette già di rispettare la futura normativa Euro 4. Gli effetti maggiori sono sul "vigore" del motore, cioè sulla coppia disponibile: già a 3.500 giri, dichiara Ducati, ci sono 80 Nm di coppia che poi rimane costantemente sopra i 100 Nm tra i 5.700 e i 9.500 giri, toccando il picco di ben 136 Nm (pari a 13,9 kgm) a 7.500 giri. Il bello è che il motore "beve" anche meno: rispetto al “vecchio” Testastretta il nuovo DVT riduce i consumi dell’8%. Un risultato ottenuto anche dotando il DVT di doppia accensione, cioè due candele per ogni cilindro gestite in modo indipendente per ottimizzare la combustione a ogni regime. Inoltre Ducati ha applicato anche un sistema di aria secondaria simile a quello per i motori ad elevatissime prestazioni, che permette così di evitare ricadute sulle emissioni inquinanti. Invariato invece il sistema di distribuzione desmodromico, un sistema meccanico di richiamo della valvole motore che è da sempre il simbolo dei motori bolognesi. Il DVT è il primo motore al mondo ad accoppiare un variatore di fase a un sistema desmodromico. Nuova anche la piattaforma inerziale IMU che debutta quest'anno su Multistrada e le nuove Panigale: l’Inertial Measurement Unit misura dinamicamente gli angoli di rollio, imbardata e beccheggio nonché la velocità delle relative variazioni di assetto, tutto a vantaggio della sicurezza. L'ABS ora ha la funzionalità “Cornering” ovvero è capace di controllare la frenata anche in curva prevenendo il bloccaggio delle ruote anche con moto in piega. Sulla Multistrada S l'IMU gestisce anche la funzionalità Cornering Lights (DCL) presente nel faro full LED che equipaggia la versione più ricca della crossover di Borgo Panigale: in pratica in curva un led aggiuntivo illumina la parte di strada all’interno della curva aumentando la visibilità notturna. Nuovo anche il Ducati Wheelie Control (DWC), che rileva e corregge l’eventuale impennata della ruota anteriore. Sia il Ducati Wheelie Control (DWC), sia il Ducati Traction Control (DTC), sono settabili dal pilota su 8 livelli e disattivabili. Infine, la piattaforma inerziale IMU interagisce anche con il sistema di controllo delle sospensioni semi-attive Ducati Skyhook Suspension (DSS) Evolution, presente di serie sulla Multistrada 1200 S (la base invece ha forcella da 48 mm regolabile meccanicamente e un mono Sachs anch'esso regolabile). Tra le varie chicche non va dimenticato anche il controllo elettronico della velocità e il Ducati Multimedia System (DMS) che consente di connettere la moto con smartphone e di gestirne le funzionalità multimediali più importanti (ricezione telefonate, notifica sms, ascolto musica) attraverso i pulsanti al manubrio e visualizzandone le informazioni sul dashboard TFT. La Multristrada base e la S saranno disponibili in quattro pacchetti distinti: Touring Pack: manopole riscaldate, valige laterali e cavalletto centrale, Sport Pack: scarico omologato Ducati Performance by Termignoni (rispetta i requisiti omologativi dei paesi UE), parafango anteriore in fibra di carbonio, tappi serbatoietti pompe freno anteriore e frizione in alluminio dal pieno; Urban Pack: top case, borsa da serbatoio con tank lock e USB hub per ricarica apparecchiature elettroniche; Enduro Pack: fari supplementari a LED, componenti Ducati Performance by Touratech: barre di protezione motore, protezione per il radiatore, paracoppa, base cavalletto laterale ampliata e pedane pilota da fuoristrada. In gamma non va dimenticata anche la presenza della versione S DIAir, equipaggiata con i sensori per il dispositivo di airbag brevettato da Dainese. Qui la scheda tecnica completa.
Finalmente Ducati ha svelato ufficialmente una delle novità più attese del Salone di Milano. La nuova Multistrada, dopo le ultime paparazzate nei dintorni di Bologna è finalmente svelata in veste definitiva e ufficiale. Ciò che si nota prima di tutto sono le modifiche di tipo estetico che hanno coinvolto principlamente il “becco”, ora più corto e la zona delle fiancate laterali che ora sembrano più protettive e dal design più attuale.Tante le novità, invece, sotto la carena a partire ovviamente dal motore e dalla piattaforma IMU che amplifica ancora di più le potenzialità elettroniche della crossover bolognese. Il Testastretta da 1198 cm3 è ora dotato di un sofisticato sistema di fasatura variabile (DVT) che agisce indipendentemente sull’albero a camme di apertura e quello di scarico. Questo sistema permette di cambiare il momento in cui si aprono e si chiudono le valvole di aspirazione e scarico, una soluzione che permette di ottimizzare l’erogazione della potenza (fissata a 160 CV) e permette già di rispettare la futura normativa Euro 4. Gli effetti maggiori sono sul "vigore" del motore, cioè sulla coppia disponibile: già a 3.500 giri, dichiara Ducati, ci sono 80 Nm di coppia che poi rimane costantemente sopra i 100 Nm tra i 5.700 e i 9.500 giri, toccando il picco di ben 136 Nm (pari a 13,9 kgm) a 7.500 giri. Il bello è che il motore "beve" anche meno: rispetto al “vecchio” Testastretta il nuovo DVT riduce i consumi dell’8%. Un risultato ottenuto anche dotando il DVT di doppia accensione, cioè due candele per ogni cilindro gestite in modo indipendente per ottimizzare la combustione a ogni regime. Inoltre Ducati ha applicato anche un sistema di aria secondaria simile a quello per i motori ad elevatissime prestazioni, che permette così di evitare ricadute sulle emissioni inquinanti. Invariato invece il sistema di distribuzione desmodromico, un sistema meccanico di richiamo della valvole motore che è da sempre il simbolo dei motori bolognesi. Il DVT è il primo motore al mondo ad accoppiare un variatore di fase a un sistema desmodromico. Nuova anche la piattaforma inerziale IMU che debutta quest'anno su Multistrada e le nuove Panigale: l’Inertial Measurement Unit misura dinamicamente gli angoli di rollio, imbardata e beccheggio nonché la velocità delle relative variazioni di assetto, tutto a vantaggio della sicurezza. L'ABS ora ha la funzionalità “Cornering” ovvero è capace di controllare la frenata anche in curva prevenendo il bloccaggio delle ruote anche con moto in piega. Sulla Multistrada S l'IMU gestisce anche la funzionalità Cornering Lights (DCL) presente nel faro full LED che equipaggia la versione più ricca della crossover di Borgo Panigale: in pratica in curva un led aggiuntivo illumina la parte di strada all’interno della curva aumentando la visibilità notturna. Nuovo anche il Ducati Wheelie Control (DWC), che rileva e corregge l’eventuale impennata della ruota anteriore. Sia il Ducati Wheelie Control (DWC), sia il Ducati Traction Control (DTC), sono settabili dal pilota su 8 livelli e disattivabili. Infine, la piattaforma inerziale IMU interagisce anche con il sistema di controllo delle sospensioni semi-attive Ducati Skyhook Suspension (DSS) Evolution, presente di serie sulla Multistrada 1200 S (la base invece ha forcella da 48 mm regolabile meccanicamente e un mono Sachs anch'esso regolabile). Tra le varie chicche non va dimenticato anche il controllo elettronico della velocità e il Ducati Multimedia System (DMS) che consente di connettere la moto con smartphone e di gestirne le funzionalità multimediali più importanti (ricezione telefonate, notifica sms, ascolto musica) attraverso i pulsanti al manubrio e visualizzandone le informazioni sul dashboard TFT. La Multristrada base e la S saranno disponibili in quattro pacchetti distinti: Touring Pack: manopole riscaldate, valige laterali e cavalletto centrale, Sport Pack: scarico omologato Ducati Performance by Termignoni (rispetta i requisiti omologativi dei paesi UE), parafango anteriore in fibra di carbonio, tappi serbatoietti pompe freno anteriore e frizione in alluminio dal pieno; Urban Pack: top case, borsa da serbatoio con tank lock e USB hub per ricarica apparecchiature elettroniche; Enduro Pack: fari supplementari a LED, componenti Ducati Performance by Touratech: barre di protezione motore, protezione per il radiatore, paracoppa, base cavalletto laterale ampliata e pedane pilota da fuoristrada. In gamma non va dimenticata anche la presenza della versione S DIAir, equipaggiata con i sensori per il dispositivo di airbag brevettato da Dainese. Qui la scheda tecnica completa.
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un'opera d'arte con questa oscenità...
DI gran lunga meglio il design 2.1 (2014)
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