Ecco come è fatto il prototipo Kawasaki a idrogeno

Le Case stanno lavorando in numerose direzioni alla ricerca di propulsori che impieghino energie di nuova generazione, tra di esse l’idrogeno. Da tempo Kawasaki sta esplorando la possibilità di usare l’idrogeno liquido come carburante green e ha fatto numerosi progressi, tanto che lo scorso autunno all’EICMA 2022 ha mostrato in pubblico un prototipo del motore alimentato a idrogeno. Senza però fornire alcuna informazione al riguardo. Solo ora è stato diffuso qualche dettaglio in più, insieme a qualche immagine. Tutto con il contagocce però…

Si parte dalla Ninja H2

Siccome il motore a idrogeno meccanicamente è molto simile ad un motore a combustione interna, il motore installato su questo prototipo è basato sull’unità sovralimentata della Ninja H2, quella con il compressore, che in questo caso è stato abbinato ad un sistema di iniezione per il gas.

Al di là delle questioni tecniche relative al motore però, resta il problema del trasporto sicuro dell’idrogeno liquido, carburante che va tenuto ad una pressione elevatissima. In questo prototipo vengono impiegate cinque piccole e robuste cartucce di idrogeno liquido dislocate in una delle due valigie laterali, che garantisce anche una ulteriore protezione.

Il blu per l’idrogeno

Tutto qui. Non è molto ma aggiunge qualche dettaglio sulla direzione presa dalla Casa di Akashi, che la sottolinea con l’uso del colore blu per alcuni particolari: testata del motore, pinza del freno estremità del silenziatore, a ricordare che si tratta di energia pulita.

C’è anche questo video sui prototipi Kawasaki nel settore delle motorizzazioni ”alternative” , che per la verità non aggiunge molto ma è piacevole da vedere, e promette l’annuncio di altre novità in futuro .

Aspettiamo curiosi le prossime rivelazioni.