Ecco la Bimota KB998 Rimini, versione “clienti” della moto da corsa ufficiale
È la versione di produzione del modello schierato dalla Casa romagnola nel mondiale Superbike con Alex Lowes e Axel Bassani e come da regolamento ne dovranno venire costruite 500
Questa è una moto molto particolare e molto importante per Bimota: la KB998 Rimini è la versione di produzione del modello schierato dalla Casa romagnola nel mondiale Superbike con Alex Lowes e Axel Bassani, e come da regolamento ne dovranno venire costruite 500 entro la fine del 2026. Intanto si comincia con un primo lotto per i clienti che l’hanno pre ordinata. Sono partite le consegne e a partire dal 9 aprile la KB998 sarà disponibile presso la rete ufficiale dei concessionari in Europa e Asia.

Per ora non è omologata
Curiosamente la moto è omologata per uso stradale in Asia, Australia e America ma non in Europa per il momento. Lo sarà nel 2026. Questo perché dal 1° gennaio 2025 è possibile immatricolare solo moto Euro 5+ mentre la KB998 Rimini è Euro 5.
Del resto è pensata per la pista e per un uso estremo, dotata di componenti di qualità elevatissima. Non una stradale trasformata per le corse ma una moto da corsa dalla quale è poi stata derivata quella di produzione, come ha spiegato Pierluigi Marconi, Chief Operating Officer di Bimota: "Ci siamo concentrati sulla produzione delle KB998 Rimini destinate ai clienti dopo aver creato le versioni da competizione per il team BbKRT WorldSBK. Le stesse persone che hanno realizzato le moto da corsa sono responsabili della produzione delle moto destinate ai clienti. Ogni esemplare della KB998 disponibile presso le concessionarie Bimota è stata realizzata a mano nella nostra fabbrica di Rimini. Ogni moto prodotta è il risultato del lavoro di un singolo tecnico, dall'inizio alla fine del processo di assemblaggio, rimanendo così fedeli alla filosofia Bimota di innovazione e qualità artigianale come i nostri clienti si aspettano da moto così esclusive. Attendiamo ora con impazienza le reazioni dei primi clienti ad aprile".

Ciclistica riminese, motore giapponese
La KB998 Rimini ha un telaio a traliccio in tubi di sezione ovale e piastre in lega di alluminio ricavate dal pieno, con un forcellone in lega di alluminio pure ricavato dal pieno. Ovviamente sono regolabili in tutte le funzioni sia l’ammortizzatore posteriore operato da leveraggi progressivi, sia la forcella Showa a steli rovesciati di 43 mm Ø Balance Free che assicurano 125 mm di escursione ruota all’anteriore e 130 mm al posteriore. I cerchi in lega di 17” montano pneumatici rispettivamente 120/70 ZR17 (58W) e 255 ZR17 (78W), con due dischi freno di 330 mm Ø davanti e uno singolo di 220 mm Ø dietro.

Telaio a traliccio in tubi di sezione ovale e piastre in lega di alluminio ricavate dal pieno, con un forcellone in lega di alluminio pure ricavato dal pieno
Il marchio riminese ora è di proprietà della Kawasaki e dunque è della Kawasaki il motore, il quattro cilindri in linea a quattro tempi di 998 cm³ della ZX-10R, dotato di raffreddamento a liquido e distribuzione doppio albero a camme in testa a quattro valvole per cilindro; le misure di alesaggio e corsa sono 76 × 55 mm, la frizione è multidisco in bagno d’olio e il cambio a sei marce. Vengono dichiarate una potenza massima di 147,1 kW (200 CV) a 13.600 giri/minuto e una coppia massima di 111 Nm a 11.700 giri/min.
Il peso a secco è di 195 kg, ai quali vanno aggiunti i 17 litri di carburante contenuto nel serbatoio. La KB998 Rimini ha un interasse di 1454 mm ed è lunga 2085 mm, larga 862 mm e alta 1205 mm, mentre la sella è a 830 mm da terra.

Lo scarico è Akrapovic, le emissioni però rientrano nella Euro 5 e quindi la KB998 non può essere omologata per circolare su strada