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Dieselgate 2017, ora tocca a Fiat Chrysler

Dopo Volkswagen è il turno di FCA: secondo l’Agenzia per la protezione ambientale americana, oltre 100.000 veicoli prodotti con marchio Jeep e Dodge avrebbero aggirato illegalmente le norme sulle emissioni inquinanti. Il gruppo guidato da Marchionne rischierebbe una multa da 4,63 miliardi di dollari

 
Dieselgate per Fca
Sono finiti nel mirino dell’Agenzia per la protezione ambientale americana (Epa) oltre 104.000 veicoli FCA, ritenuti colpevoli di aver violato il Clear Air Act, ovvero le norme sulle emissioni stabilite dalla stessa Agenzia. I modelli coinvolti sarebbero prodotti con i marchi Jeep e Dodge, in particolare Grand Cherokee e Dodge Ram, con i motori diesel 3.0 venduti negli USA tra il 2014 e il 2016. Come accaduto nel settembre 2015 per Volkswagen, l’accusa rivolta al gruppo guidato da Sergio Marchionne riguarderebbe l’istallazione di un cosiddetto "engine management software" studiato per “taroccare” le reali emissioni. L'EPA sottolinea che FCA non avrebbe dichiarato la presenza di tale software, come previsto dalla legge, che obbliga i costruttori a comunicare alle autorità tutti i software di gestione presenti nel motore. Sempre secondo l'EPA, questo costituirebbe una importante violazione del Clean Air Act.
La multa potenziale potrebbe arrivare fino a 4,63 miliardi di dollari, una cifra altissima (circa 44mila dollari a veicolo) e tra l’altro molto simile a quella patteggiata proprio negli scorsi giorni da VW con le autorità USA per lo scandalo del 2015.
“Molto arrabbiato”, Marchionne non ci sta e anzi replica: “Non c’è nulla in comune fra il caso Volkswagen e quello Fca. Dialoghiamo con l’Epa da più di un anno. È curioso e spiacevole che l’Agenzia per la Protezione ambientale americana abbia deciso di affrontare il caso Fca così pubblicamente”. La questione sarà risolta in modo “corretto ed equo”, chiarisce una nota Fca Us, “rassicurando l’Epa ed i clienti di Fca Us sul fatto che i veicoli diesel della società rispettano tutte le normative applicabili".
Decise a verificare quest’ultima affermazione, le autorità americane chiedono a Fca di dimostrare che il suo Ems non sia assimilabile al defeat device di Volkswagen:  “continueremo le indagini e le discussioni con Fca”, ha spiegato un rappresentante dell’Epa in una call con i media, ricordando l’ingente multa a cui il gruppo andrebbe in contro.
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