I dazi UE colpiscono (anche) Harley-Davidson
L'UE risponde ai dazi USA con contromisure che colpiscono duramente i prodotti americani, tra cui Harley-Davidson. E per la casa di Milwaukee la faccenda si fa complicata...

La risposta dell'UE: dazi "forti ma equilibrati"
L'Unione Europea ha deciso di ripristinare le misure di controbilanciamento sospese nel 2018 e nel 2020, in risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti su acciaio e alluminio. A partire dal 1° aprile 2025, verranno applicati dazi su una vasta gamma di prodotti americani, incluse le Harley-Davidson. La decisione, come dichiarato dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, è una risposta alle "ingiustificate restrizioni commerciali" imposte dal presidente USA Donald Trump. Le misure UE, che potrebbero colpire esportazioni americane per un valore di 26 miliardi di euro, sono state definite "forti ma equilibrate". L'obiettivo è quello di esercitare pressione sugli Stati Uniti, pur mantenendo aperta la porta al dialogo.
I dazi non ci volevano
La reintroduzione dei dazi arriva in un momento particolarmente delicato per Harley-Davidson. Il marchio americano, già alle prese con risultati economici deludenti nel 2024, potrebbe subire un ulteriore duro colpo. I nuovi dazi rischiano di penalizzare ulteriormente Harley-Davidson, favorendo la concorrenza.

L'LiveWire è quella che si può tranquillamente definire un progetto poco apprezzato
Uno scenario incerto
La situazione è in continua evoluzione, con la Commissione Europea che ha dichiarato di essere pronta a revocare i dazi in caso di accordo con gli Stati Uniti. Tuttavia, al momento, l'incertezza regna sovrana. Gli appassionati del marchio di Milwaukee in Europa dovranno prepararsi a possibili rincari, mentre il settore osserva con apprensione gli sviluppi futuri. Sviluppi che, vista la condotta illogica, o quantomeno ondivaga, di Donald Trump sembrano promettere davvero poco di buono.