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Dakar 2019, Gonçalves e Price al via dopo il recupero dagli infortuni

Honda e KTM hanno rischiato di rimanere senza due piloti di punta: un mese fa Paulo Gonçalves e Toby Price si sono infortunati e subito si è temuto il peggio. Invece, dopo un intervento chirurgico, entrambi hanno recuperato e domani saranno ai nastri di partenza della Dakar 2019
Recupero record
Briefing, test e verifiche tecniche e amministrative; ora non resta che partire. A Lima è grande festa per l’inizio della Dakar 2019, che quest’anno si svolgerà interamente in Perù con un percorso ad anello di 5.500 chilometri, di cui 3.000 di prove speciali, per 70 per cento caratterizzato da sabbia e dune.
Stasera si terrà lo spettacolo della cerimonia d’inizio con il palco su cui tutti i partecipanti alla quarantunesima edizione del rally – che da dieci anni si svolge in Sud America – saliranno per cominciare simbolicamente l’avventura. Tra loro anche Paulo Gonçalves e Toby Price, piloti di punta rispettivamente dei team Monster Energy Honda e Red Bull KTM Factory Racing, che un mese fa si erano infortunati a poche ore di distanza l’uno dall’altro.
Gonçalves ha rischiato, per il secondo anno consecutivo, di saltare la gara a causa di un incidente avvenuto durante l’ultima tappa del Campionato Portoghese. Ma, mentre nel 2018 il recupero non era stato possibile – tanto da indurre Honda a sostituirlo all’ultimo minuto con il cileno José Ignacio Cornejo – questa volta le cose si sono risolte per il meglio e il campione del mondo FIM Cross-Country Rallies 2013 potrà disputare la sua dodicesima Dakar. “Sono pronto: mi sento bene e durante i test ho guidato senza dolore. La gara sarà difficile e lunga e va affrontata con cautela, una tappa alla volta. Mi aspetto un’edizione con più sabbia e dune del solito, ma la Dakar è così”.
Stessa sorte per Price: il vincitore della Dakar 2016 e campione del mondo FIM Cross-Country Rallies in carica era stato vittima di un infortunio a un polso in allenamento e, dopo un intervento chirurgico e un percorso di riabilitazione in Australia, si dice fiducioso tanto da avere intenzione di lottare per la vittoria. "Le cose stanno andando bene e in generale mi sento in forma e ben preparato. Il mio braccio non è al cento per cento, ma il dolore non è così forte da compromettere la corsa. Non so cosa aspettarmi dalla Dakar 2019: è dura giudicare adesso, di certo sarà un’edizione difficile dove non saranno ammessi grossi errori, in quanto la navigazione potrebbe rivelarsi davvero complicata".
Nel frattempo a Lima proseguono gli ultimi preparativi in vista dell’inizio del rally, che culmineranno nella cerimonia di stasera. Domani, finalmente, la prima tappa con i piloti che lasceranno la capitale del Perù per dirigersi a sud, verso Pisco, dove li aspetta una tappa di 331 chilometri totali e una prova speciale di 84.
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