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Dakar 2019, 9ª tappa: Metge vince ma Price resta in testa

A una sola giornata dalla fine, la Dakar 2019 continua a stupire con la vittoria di Michael Metge su Sherco. Brutte notizie, invece, per Adrien Van Beveren che rompe il motore della sua Yamaha e si ritira. Unico punto fermo il primo posto di Toby Price su KTM nella generale
Roulette russa
La Dakar 2019 continua proprio com’è iniziata, con ripetuti ritiri, incidenti, penalità e stravolgimenti di classifica. Tanto per cominciare, Sam Sunderland e Kevin Benavides, che hanno terminato la tappa di ieri ancora in lizza per il gradino più alto del podio di Lima, hanno ricevuto rispettivamente una e tre ore di penalità precipitando all'8º e 12ª posto.
Per quanto concerne il britannico della KTM, il motivo riguarda il suo Iritrack, manomesso di proposito dal pilota stesso prima della partenza di ieri, per evitare di aprire la speciale. Discorso differente ma comunque scorretto per Benavides, che sempre ieri è stato colto ad avvalersi dell’ausilio di note supplementari scritte sul serbatoio della sua Honda, dopo che l’organizzazione aveva tassativamente proibito l'aggiunta d’informazioni al roadbook e a qualsiasi parte della moto o dell'abbigliamento del pilota. Dopo l’abbandono di Ricky Brabec, dunque, le chance di HRC di portarsi a casa la vittoria si sono definitivamente azzerate.
Con un’altra partenza in linea, lo stage ad anello di oggi attorno a Pisco – il penultimo prima dell’arrivo a Lima – lungo i suoi 96 chilometri di trasferimento e 313 di speciale è stato lo scenario di una nuova sconvolgente svolta in questa drammatica Dakar. Adrien Van Beveren, che aveva iniziato la tappa al 4º posto assoluto, ha rotto il motore della sua Yamaha a 16 chilometri dalla fine del tratto selettivo. Un altro favorito costretto a mordere la polvere solo un giorno Brabec, uscito per lo stesso motivo. Una sorte che ricorda quella dell’anno scorso, quando il francese ha finito prematuramente la gara il 10º giorno per un brutto incidente.
Alla luce dei tanti imprevisti in agguato, oggi i piloti hanno esitato ad aprire la speciale, preferendo un approccio più cauto. Sarà per questo, quindi, che a firmare il miglior tempo è stato un outsider, l’ex francese di HRC Michael Metge, ora pilota Sherco, che ha chiuso 2 minuti davanti al boliviano Daniel Nosiglia.
Il primo dei top riders Pablo Quintanilla su Husqvarna si ferma al 3º posto, a +3’28’’, confermandosi 2º nella overall dietro a quello che continua a essere il leader, ovvero l'australiano della KTM Toby Price che, nonostante lamenti dolori lancinanti al polso fresco di incidente e intervento chirurgico, continua a stringere i denti intravedendo il secondo trofeo della sua carriera dakariana dopo quello del 2016.
Alle spalle del cileno, sia nella classifica della 9ª tappa sia nella generale, la KTM di Matthis Walkner, l’ultima rimasta competitiva, si piazza a +3’29’’ e si conferma al 3º posto assoluto con 6'35’’ di ritardo dal compagno di squadra. Dopo loro tre, la 4ª posizione della Husqvarna di Andrew Short sembra aver poco peso, dato che lo statunitense si trova a ben 40 minuti da Price.
Salvo sconvolgenti imprevisti, quindi, al momento la vittoria di questa edizione sembra essere contesa tra le KTM dei campioni 2016 e 2018 e la Husqvarna di Quintanilla, che nel corso del rally ha amministrato bene la sua gara e potrebbe davvero sconfiggere la Casa austriaca dopo 17 anni di dominio assoluto.
Tornando a oggi, a occupare il 5º posto è stato il leader Toby Price – prudente e attento a non prendere rischi e compromettere la sua sofferma Dakar – seguito da José Ignacio Cornejo su Honda, Andrew Shot su Hsqvarna, i fratelli Kevin a Luciano Benavides, rispettivamente HRC e KTM e, a chiudere la top 10, la Yamaha rimasta di Xavier de Soltrait.
Maurizio Gerini su Husqvarna continua con il suo ritmo impeccabile chiudendo 14º in entrambe le classifiche; alle sue spalle nella gratulatoria odierna la bravissima Laia Sanz su KTM, che sale all’11º posto assoluto.
Solitamente l’ultima tappa della Dakar è poco più di una parata; quest’anno, al contrario, con i suoi 112 chilometri, la speciale sarà lunga abbastanza da consentire ai piloti di tentare il tutto per tutto a cambiare ancora una volta le carte in tavole.
Classifica generale dopo la 9ª tappa: 1. Price (KTM) 32.43'15” - 2. Quintanilla (Husqvarna) +1'02"  - 3. Walkner (KTM) +6'35" - 4. Short (Husqvarna) +40'01" - 5. de Soultrait (Yamaha) +47'44" - 6. Cornejo (Honda) +1.05'45" - 7. Benavides (KTM) +1.05'50" - 8. Sunderland (KTM) +1.10'15" - 9. Mena (Hero) +1.52'20" - 10. Nosiglia (Honda) +2.21'51"
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