Dakar 2019, 5ª tappa: vince Sam Sunderland, ma la gara perde Nicola Dutto
Sam Sunderland si ferma in soccorso di Paulo Gonçalves ma la direzione gara gli restituisce il tempo perso consentendo al pilota KTM di portarsi davanti a Xavier de Soultrait, inizialmente dato per vincitore. Ma la 5ª tappa della Dakar 2019 porta con sé diversi ritiri: tra tutti fa discutere quello di Nicola Dutto
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Una giornata amara
La prima metà della Dakar 2019 si chiude tra polemiche e amarezza. La seconda parte della marathon avrebbe dovuto rappresentare l’ultima fatica prima del giorno di riposo, invece per molti piloti si è trattato di uno stage sfortunato, costellato di incidenti, ritiri e mancate partenze.
La quinta tappa Montegua-Arequipa, con i suoi 776 chilometri di trasferimento e 345 di speciale, ha visto un Pablo Quintanilla in ottima forma dominare la gara per gran parte del percorso, determinato a riprendersi il primo posto in classifica, soffiatogli a sorpresa da Ricky Brabec su Honda il giorno precedente. Ma la vittoria è scivolata tra le dita del cileno proprio alla fine: il pilota Husqvarna ha incontrato difficoltà a soli 4 chilometri dal traguardo, perdendo diversi minuti e completando così lo stage al 13º posto, a +7'19’’ dietro il vincitore.
Il tempo migliore di giornata è stato segnato inizialmente al francese della Yamaha Xavier de Soultrat, già primo l’altro ieri, ma in un secondo momento, com’era immaginabile, la vittoria è stata attribuita a Sam Sunderland su KTM, che durante la speciale ha perso più di 10 minuti per soccorrere Paulo Gonçalves vittima di una caduta al chilometro 155, nella quale ha riportato una probabile frattura alla mano e un lieve trauma cranico: un incidente che è costato il ritiro al pilota Honda.
Vicinissimo a de Soultrait, che quindi si pazza 2º a +3’23’’, spunta Lorenzo Santolino, il rookie che sta disputando un’ottima gara migliorando le sue prestazioni giorno dopo giorno. Lo spagnolo della Sherco ha chiuso a +4’ dal vincitore battendo persino il fortissimo Adrien Van Beveren. il pilota Yamaha – che alla Dakar 2018 durante la 10ª tappa ha subito un grave incidente mentre si trovava in testa alla generale – quest’anno non riesce a riprendersi la tanto agognata vetta della classifica, rimanendosi sempre a qualche minuto dal vertice.
La Husqvarna di Andrew Short ottiene una buona 5ª posizione, seguita dalle KTM di Luciano Benavides, Stefan Svitko e Toby Price, mentre chiudono la top 10 l’esordiente Skyler Howes su Husqvarna e il campione in carica Matthias Walkner su KTM.
La Dakar è arrivata al giro di boa e stasera i concorrenti potranno rilassarsi in vista della giornata di riposo di domani. Dopo metà gara, la overall è guidata ancora da Ricky Brabec: lo statunitense della Honda si mantiene in testa, sebbene con soli 0’59’’ di vantaggio su Sunderland, che gli stia col fiato sul collo e cerca di portarsi a casa il secondo titolo iridato dopo quello del 2017. Ma lì vicino, a +2’52’’, Quintanilla non ha intenzione di mollare il colpo, continuando a guidare con costanza per finire il rally davanti a tutti, migliorando così quello che finora è stato il suo miglio risultato: un 3º posto nel 2016.
Il rest day, tuttavia, sarà un giorno mesto per diversi italiani. Mirco Miotto deve rinunciare al traguardo e, al chilometro 160, termina anche la corsa verso Lima di Jacopo Cerutti, solo ieri 18º nella generale, volato dalla moto per non aver visto una pietra in un fuoripista a causa della polvere. Se il pilota sta bene, lo stesso non si può dire della sua Husqvana, completamente distrutta.
Ma l’abbandono che fa più male è quello di Nicola Dutto, il primo concorrente paraplegico a correre il rally in moto, che non è stato autorizzato a partire per la quinta tappa per non aver completato il percorso di ieri, anche se pare ci sia stato un malinteso tra il pilota e i commissari.
Classifica generale dopo la 5ª tappa: 1. Brabec (Honda) 16.51'34" - 2. Sunderland (KTM) +0’59" - 3. Quintanilla (Husqvarna) +2'52" - 4. Price (KTM) +3'21" - 5. Van Beveren (Yamaha) +6'36" - 6. Benavides (Honda) +9'01" - 7. Walkner (KTM) +9'17" - 8. de Soultrait (Yamaha) +18'37" - 9. Svitko (KTM) +26'28" - 10. Short (Husqvarna) +27'54"
La prima metà della Dakar 2019 si chiude tra polemiche e amarezza. La seconda parte della marathon avrebbe dovuto rappresentare l’ultima fatica prima del giorno di riposo, invece per molti piloti si è trattato di uno stage sfortunato, costellato di incidenti, ritiri e mancate partenze.
La quinta tappa Montegua-Arequipa, con i suoi 776 chilometri di trasferimento e 345 di speciale, ha visto un Pablo Quintanilla in ottima forma dominare la gara per gran parte del percorso, determinato a riprendersi il primo posto in classifica, soffiatogli a sorpresa da Ricky Brabec su Honda il giorno precedente. Ma la vittoria è scivolata tra le dita del cileno proprio alla fine: il pilota Husqvarna ha incontrato difficoltà a soli 4 chilometri dal traguardo, perdendo diversi minuti e completando così lo stage al 13º posto, a +7'19’’ dietro il vincitore.
Il tempo migliore di giornata è stato segnato inizialmente al francese della Yamaha Xavier de Soultrat, già primo l’altro ieri, ma in un secondo momento, com’era immaginabile, la vittoria è stata attribuita a Sam Sunderland su KTM, che durante la speciale ha perso più di 10 minuti per soccorrere Paulo Gonçalves vittima di una caduta al chilometro 155, nella quale ha riportato una probabile frattura alla mano e un lieve trauma cranico: un incidente che è costato il ritiro al pilota Honda.
Vicinissimo a de Soultrait, che quindi si pazza 2º a +3’23’’, spunta Lorenzo Santolino, il rookie che sta disputando un’ottima gara migliorando le sue prestazioni giorno dopo giorno. Lo spagnolo della Sherco ha chiuso a +4’ dal vincitore battendo persino il fortissimo Adrien Van Beveren. il pilota Yamaha – che alla Dakar 2018 durante la 10ª tappa ha subito un grave incidente mentre si trovava in testa alla generale – quest’anno non riesce a riprendersi la tanto agognata vetta della classifica, rimanendosi sempre a qualche minuto dal vertice.
La Husqvarna di Andrew Short ottiene una buona 5ª posizione, seguita dalle KTM di Luciano Benavides, Stefan Svitko e Toby Price, mentre chiudono la top 10 l’esordiente Skyler Howes su Husqvarna e il campione in carica Matthias Walkner su KTM.
La Dakar è arrivata al giro di boa e stasera i concorrenti potranno rilassarsi in vista della giornata di riposo di domani. Dopo metà gara, la overall è guidata ancora da Ricky Brabec: lo statunitense della Honda si mantiene in testa, sebbene con soli 0’59’’ di vantaggio su Sunderland, che gli stia col fiato sul collo e cerca di portarsi a casa il secondo titolo iridato dopo quello del 2017. Ma lì vicino, a +2’52’’, Quintanilla non ha intenzione di mollare il colpo, continuando a guidare con costanza per finire il rally davanti a tutti, migliorando così quello che finora è stato il suo miglio risultato: un 3º posto nel 2016.
Il rest day, tuttavia, sarà un giorno mesto per diversi italiani. Mirco Miotto deve rinunciare al traguardo e, al chilometro 160, termina anche la corsa verso Lima di Jacopo Cerutti, solo ieri 18º nella generale, volato dalla moto per non aver visto una pietra in un fuoripista a causa della polvere. Se il pilota sta bene, lo stesso non si può dire della sua Husqvana, completamente distrutta.
Ma l’abbandono che fa più male è quello di Nicola Dutto, il primo concorrente paraplegico a correre il rally in moto, che non è stato autorizzato a partire per la quinta tappa per non aver completato il percorso di ieri, anche se pare ci sia stato un malinteso tra il pilota e i commissari.
Classifica generale dopo la 5ª tappa: 1. Brabec (Honda) 16.51'34" - 2. Sunderland (KTM) +0’59" - 3. Quintanilla (Husqvarna) +2'52" - 4. Price (KTM) +3'21" - 5. Van Beveren (Yamaha) +6'36" - 6. Benavides (Honda) +9'01" - 7. Walkner (KTM) +9'17" - 8. de Soultrait (Yamaha) +18'37" - 9. Svitko (KTM) +26'28" - 10. Short (Husqvarna) +27'54"
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