Dakar 2018, tappa 2: Barreda detta legge
Con la seconda tappa della Dakar 2018 la gara è entrata nel vivo. Dopo l’aperitivo della prima giornata, la 40ª edizione del rally più avventuroso del mondo ha visto i piloti combattere con un percorso quasi interamente in fuoripista e molto navigato, dove a spuntarla è stato lo spagnolo della Honda Joan Barreda
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Off-Road
Bang Bang è tornato
Dopo il breve assaggio della tappa inaugurale, la corsa è entrata nel vivo con una full immersion nelle dune di Ica, vicino a Pisco, per una speciale ad anello composta al 90 per cento di fuoripista e che, quindi, ha richiesto grandi doti di navigazione. La seconda tappa, lunga 267 chilometri, è stata un po’ anomala dato che le auto sono partite prima delle moto, lasciando quest'ultimi a fare i conti con della sabbia pesantemente rovinata dal passaggio dei mezzi a quattro ruote.
Durante la seconda giornata Joan Barreda ha assunto la leadership della Dakar 2018 con una performance spettacolare. Lo spagnolo della Honda ha imposto un ritmo impressionante completato la prova speciale in 2h 56’ 44”, quasi tre minuti in meno rispetto al secondo classificato, il francese Adrien Van Beveren su Yamaha. Terzo di giornata l’austriaco Matthias Walkner su KTM. Con questo scatto Joan Barreda si conferma ancora una volta velocissimo. Il pilota di Castellón de la Plana si è aggiudicato la 20ª vittoria di tappa. Più di lui hanno vinto solo Despres e Peterhansel con 33 vittorie, Arcarons con 27, Coma con 25 e Auriol con 24.
Alessadro Botturi su Yamaha si attesta il più veloce degli italiani: 20º a 20’10” da Barreda. «Quest’anno la gara si annuncia veramente dura e sto risparmiando la moto. L’obiettivo è arrivare a Córdoba, per cui vale la pena affrontare ogni tappa con intelligenza. Fatta eccezione per Barreda e Van Beveren che facevano un altro ritmo, siamo tutti molto vicini. La tappa era veramente dura con il 90 per cento di fuoristrada, come le vecchie tappe africane, e una navigazione a CAP».
L’Hero Motosports Rally Team non è mancato all’appello e ha chiuso con lo spagnolo Oriol Mena al 27° posto e l’indiano CS Santosh al 29°. Al debutto, l’ex campione del mondo Oriol Mena ha preferito affrontare la tappa in modo strategico: «Tutto è nuovo per me e sono qui per imparare. La tappa era molto impegnativa con tante dune rotte e tagliate alternate a plateau veloci. Tutto in fuoripista». Contento anche CS Santosh, il primo indiano a correre e finire una Dakar, diventato una vera e propria celebrità in India: «Ieri ho chiuso 13°, il mio migliore risultato di sempre alla Dakar, e oggi 29°. Questa è una corsa lunga e tutto può accadere. Ho fatto attenzione alla navigazione e posso ritenermi soddisfatto». Gara finita presto, invece, per il terzo pilota del Team Hero, il portoghese Joaquim Rodrigues, caduto ieri in una zona di dune cassées.
Durante la terza tappa, la carovana della 40ª edizione della Dakar si sposterà a San Juan de Marcona per una giornata che prevede 296 chilometri di prova speciale e 208 di trasferimento, per un totale di 504 chilometri di percorso.
Classifica generale dopo la 2ª tappa: 1. Barreda (Honda) 02.56’44” - 2. Van Beveren (Yamaha) +02’54” - 3. Walkner (KTM) +04’24” - 4. Metge (Honda) + 04’39” - 5. Benavides (Honda) +05’43” - 6. Quintanilla (Husqvarna) +05’45” - 7. Sunderland (KTM) +06’01” - 8. de Soultrait (Yamaha) +06’12” - 9. Caimi (Yamaha) + 06’36” - 10. Price (KTM) +06’40”
Dopo il breve assaggio della tappa inaugurale, la corsa è entrata nel vivo con una full immersion nelle dune di Ica, vicino a Pisco, per una speciale ad anello composta al 90 per cento di fuoripista e che, quindi, ha richiesto grandi doti di navigazione. La seconda tappa, lunga 267 chilometri, è stata un po’ anomala dato che le auto sono partite prima delle moto, lasciando quest'ultimi a fare i conti con della sabbia pesantemente rovinata dal passaggio dei mezzi a quattro ruote.
Durante la seconda giornata Joan Barreda ha assunto la leadership della Dakar 2018 con una performance spettacolare. Lo spagnolo della Honda ha imposto un ritmo impressionante completato la prova speciale in 2h 56’ 44”, quasi tre minuti in meno rispetto al secondo classificato, il francese Adrien Van Beveren su Yamaha. Terzo di giornata l’austriaco Matthias Walkner su KTM. Con questo scatto Joan Barreda si conferma ancora una volta velocissimo. Il pilota di Castellón de la Plana si è aggiudicato la 20ª vittoria di tappa. Più di lui hanno vinto solo Despres e Peterhansel con 33 vittorie, Arcarons con 27, Coma con 25 e Auriol con 24.
Alessadro Botturi su Yamaha si attesta il più veloce degli italiani: 20º a 20’10” da Barreda. «Quest’anno la gara si annuncia veramente dura e sto risparmiando la moto. L’obiettivo è arrivare a Córdoba, per cui vale la pena affrontare ogni tappa con intelligenza. Fatta eccezione per Barreda e Van Beveren che facevano un altro ritmo, siamo tutti molto vicini. La tappa era veramente dura con il 90 per cento di fuoristrada, come le vecchie tappe africane, e una navigazione a CAP».
L’Hero Motosports Rally Team non è mancato all’appello e ha chiuso con lo spagnolo Oriol Mena al 27° posto e l’indiano CS Santosh al 29°. Al debutto, l’ex campione del mondo Oriol Mena ha preferito affrontare la tappa in modo strategico: «Tutto è nuovo per me e sono qui per imparare. La tappa era molto impegnativa con tante dune rotte e tagliate alternate a plateau veloci. Tutto in fuoripista». Contento anche CS Santosh, il primo indiano a correre e finire una Dakar, diventato una vera e propria celebrità in India: «Ieri ho chiuso 13°, il mio migliore risultato di sempre alla Dakar, e oggi 29°. Questa è una corsa lunga e tutto può accadere. Ho fatto attenzione alla navigazione e posso ritenermi soddisfatto». Gara finita presto, invece, per il terzo pilota del Team Hero, il portoghese Joaquim Rodrigues, caduto ieri in una zona di dune cassées.
Durante la terza tappa, la carovana della 40ª edizione della Dakar si sposterà a San Juan de Marcona per una giornata che prevede 296 chilometri di prova speciale e 208 di trasferimento, per un totale di 504 chilometri di percorso.
Classifica generale dopo la 2ª tappa: 1. Barreda (Honda) 02.56’44” - 2. Van Beveren (Yamaha) +02’54” - 3. Walkner (KTM) +04’24” - 4. Metge (Honda) + 04’39” - 5. Benavides (Honda) +05’43” - 6. Quintanilla (Husqvarna) +05’45” - 7. Sunderland (KTM) +06’01” - 8. de Soultrait (Yamaha) +06’12” - 9. Caimi (Yamaha) + 06’36” - 10. Price (KTM) +06’40”
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