Dakar 2017: aspettando Rossi, la 39° edizione partirà dal Paraguay
Presentata a Milano la Dakar 2017, il prossimo anno si cambia parecchio: con partenza dal Paraguay e tante tappe in altitudine. Saranno 9.000 km durissimi, promette Marc Coma che, inoltre aspetta a braccia aperte Valentino Rossi: “Adesso aspettiamo Valentino Rossi. Ho letto che dopo le moto si dedicherà alle quatto ruote e che vorrebbe correre la Dakar”
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Sempre più dura
La Dakar cambia strada per la 39° edizione, il 2 gennaio partirà da Asunción, capitale del Paraguay. La Bolivia invece sarà teatro di ben cinque speciali che toccheranno le sponde del lago Titicaca e La Paz, la capitale più alta al mondo, che ospiterà il giorno di riposo l’8 gennaio. La carovana farà poi rotta verso l’Argentina, costeggiando la Cordigliera delle Ande, per puntare infine a Buenos Aires che ancora una volta ospiterà l’arrivo il 14 gennaio. ”. Un’impresa per pochi che si sfideranno per 9.000 km arrivando addirittura a toccare i 4000 metri di altezza.
“La prossima Dakar sarà un’avventura”, conferma Marc Coma, 5 volte vincitore del rally più duro al mondo e dallo scorso anno Direttore Sportivo della grande maratona sudamericana. “Si tratterà di un’edizione all’insegna del ritorno alle origini con tanta navigazione e tre tappe da oltre 450 km e una di 700 km. Cercheremo di limitare al massimo i trasferimenti. Vi ricordate quando in Africa si arrivava al bivacco a notte fonda? Vogliamo riportare questo spirito anche se la tecnologia è andata avanti e la sicurezza è una priorità. Per la 39esima edizione che unirà tre capitali (Asuncion in Paraguay – La Paz in Bolivia e Buenos Aires in Argentina) abbiamo studiato un percorso con speciali inedite come nella parte nord della Bolivia che stupirà i concorrenti. Non ci saranno le grandi dune da cartolina, ma ci sarà comunque la sabbia e una combinazione di terreni diversi e paesaggi spettacolari e una difficoltà in più: l’altitudine che metterà a dura prova mezzi e piloti”.
Coma poi prossimamente spera di calare l’asso: “L’arrivo di Loeb lo scorso anno ha rappresentato un acceleratore di interesse. Adesso aspettiamo Valentino Rossi. Ho letto che dopo le moto si dedicherà alle quatto ruote e che vorrebbe correre la Dakar. Sarebbe il benvenuto. Valentino è capace di andare forte con ogni mezzo e quindi me lo aspetto subito veloce, anche se alla Dakar conta ancora tanto l’esperienza”. Il Dottore ha risposto subito all’invito: “Adesso mi devo concentrare sul campionato, ma mi piacerebbe correre la Dakar un giorno, in auto naturalmente. Non penso proprio ad andare in moto”.
La Dakar cambia strada per la 39° edizione, il 2 gennaio partirà da Asunción, capitale del Paraguay. La Bolivia invece sarà teatro di ben cinque speciali che toccheranno le sponde del lago Titicaca e La Paz, la capitale più alta al mondo, che ospiterà il giorno di riposo l’8 gennaio. La carovana farà poi rotta verso l’Argentina, costeggiando la Cordigliera delle Ande, per puntare infine a Buenos Aires che ancora una volta ospiterà l’arrivo il 14 gennaio. ”. Un’impresa per pochi che si sfideranno per 9.000 km arrivando addirittura a toccare i 4000 metri di altezza.
“La prossima Dakar sarà un’avventura”, conferma Marc Coma, 5 volte vincitore del rally più duro al mondo e dallo scorso anno Direttore Sportivo della grande maratona sudamericana. “Si tratterà di un’edizione all’insegna del ritorno alle origini con tanta navigazione e tre tappe da oltre 450 km e una di 700 km. Cercheremo di limitare al massimo i trasferimenti. Vi ricordate quando in Africa si arrivava al bivacco a notte fonda? Vogliamo riportare questo spirito anche se la tecnologia è andata avanti e la sicurezza è una priorità. Per la 39esima edizione che unirà tre capitali (Asuncion in Paraguay – La Paz in Bolivia e Buenos Aires in Argentina) abbiamo studiato un percorso con speciali inedite come nella parte nord della Bolivia che stupirà i concorrenti. Non ci saranno le grandi dune da cartolina, ma ci sarà comunque la sabbia e una combinazione di terreni diversi e paesaggi spettacolari e una difficoltà in più: l’altitudine che metterà a dura prova mezzi e piloti”.
Coma poi prossimamente spera di calare l’asso: “L’arrivo di Loeb lo scorso anno ha rappresentato un acceleratore di interesse. Adesso aspettiamo Valentino Rossi. Ho letto che dopo le moto si dedicherà alle quatto ruote e che vorrebbe correre la Dakar. Sarebbe il benvenuto. Valentino è capace di andare forte con ogni mezzo e quindi me lo aspetto subito veloce, anche se alla Dakar conta ancora tanto l’esperienza”. Il Dottore ha risposto subito all’invito: “Adesso mi devo concentrare sul campionato, ma mi piacerebbe correre la Dakar un giorno, in auto naturalmente. Non penso proprio ad andare in moto”.
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