Dakar 2014, Marc Coma: “La strada è ancora lunga”
Dakar news – Ieri Marc Coma ha concluso in quinta posizione. Dura la poisizione del leader del rally che ora deve essere bravo ad amministrare il vantaggio guadagnato, senza commettere errori di alcun genere. Barreda Bort ieri gli ha guadagnato 11 minuti, ma sarà quella di oggi la tappa più difficile per tutti
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Off-Road
Coma il conservatore
La decima tappa non è stata una delle migliori per Marc Coma, che nonostante il quinto tempo non ha perso molto a favore del vincitore Joan Barreda Bort. La KTM numero 2 ha saputo gestire molto bene la gara, perdendo quindi solo 11 minuti e mantenendo saldamente la prima posizione nell'assoluta. Lo spagnolo ha dichiarato: “Sono contento. È stato un giorno lungo e complicato tra le dune. Lo sapevamo già che questa parte sarebbe stata difficile. Inoltre, una delle cose che complicava ulteriormente erano le carreggiate, che ti potevano portare sulla strada sbagliata. Nonostante tutto abbiamo potuto portare a termine la tappa con un buon ritmo ed è stata una giornata positiva. La strada verso la fine è ancora lunga”. Mancano tre speciali da percorrere prima di poter scoprire chi sarà il vincitore di questa trentaseiesima edizione, e quella di oggi potrebbe essere cruciale. Infatti i piloti dovranno affrontare di nuovo l'alta quota e percorrere 615 km ricchi di insidie. Il vantaggio che Coma ha su Barreda Bort è diminuito a 44'10”, un margine piuttosto consistente, che nel rally Dakar però potrebbe non bastare se lo spagnolo della KTM dovesse trovarsi in difficoltà tra la sabbia e le dune o avere problemi di navigazione. Coma, vincitore di tre titoli Dakar, non si illude ma sa che con esperienza ha tutte le qualità per gestire al meglio il tempo, la velocità e la moto stessa che nell'undicesima tappa sarà alle prese con diversi terreni. È ancora tutto da vedere quindi, e già stasera la situazione potrebbe essere più chiara.
La decima tappa non è stata una delle migliori per Marc Coma, che nonostante il quinto tempo non ha perso molto a favore del vincitore Joan Barreda Bort. La KTM numero 2 ha saputo gestire molto bene la gara, perdendo quindi solo 11 minuti e mantenendo saldamente la prima posizione nell'assoluta. Lo spagnolo ha dichiarato: “Sono contento. È stato un giorno lungo e complicato tra le dune. Lo sapevamo già che questa parte sarebbe stata difficile. Inoltre, una delle cose che complicava ulteriormente erano le carreggiate, che ti potevano portare sulla strada sbagliata. Nonostante tutto abbiamo potuto portare a termine la tappa con un buon ritmo ed è stata una giornata positiva. La strada verso la fine è ancora lunga”. Mancano tre speciali da percorrere prima di poter scoprire chi sarà il vincitore di questa trentaseiesima edizione, e quella di oggi potrebbe essere cruciale. Infatti i piloti dovranno affrontare di nuovo l'alta quota e percorrere 615 km ricchi di insidie. Il vantaggio che Coma ha su Barreda Bort è diminuito a 44'10”, un margine piuttosto consistente, che nel rally Dakar però potrebbe non bastare se lo spagnolo della KTM dovesse trovarsi in difficoltà tra la sabbia e le dune o avere problemi di navigazione. Coma, vincitore di tre titoli Dakar, non si illude ma sa che con esperienza ha tutte le qualità per gestire al meglio il tempo, la velocità e la moto stessa che nell'undicesima tappa sarà alle prese con diversi terreni. È ancora tutto da vedere quindi, e già stasera la situazione potrebbe essere più chiara.
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