Cruden, il simulatore di guida che si adatta al pilota - VIDEO
Il nuovo B306 -HMD prodotto dall’olandese Cruden promette di essere il simulatore di guida motociclistica più evoluto di sempre. I sensori calcolano la posizione del pilota in sella e “muovono” la moto di conseguenza, mentre il display virtuale garantisce un realismo mai visto prima
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Realtà aumentata
Nel 2005 Cruden ha progettato e realizzato il suo primo simulatore motociclistico professionale, inaugurando così una strada poco battuta che ha portato, oggi, alla realizzazione del nuovo Cruden B306 -HMD, un modello altamente sofisticato che incorpora un particolare sistema di movimentazione dotato di sensori di mappatura in grado di riconoscere anche peso e dimensioni del pilota e di settare l’intero sistema in base ai numerosi parametri registrati.
“Nello sviluppo del nostro simulatore - ha detto Maarten van Donselaar, amministratore delegato di Cruden - si è reso necessario progettare hardware e software decisamente più complessi, rispetto a quelli utilizzati per i simulatori di auto”. Donselaar ha infatti spiegato che, oltre ai “classici” parametri relativi al modello di moto, e quindi alle caratteristiche propriamente tecniche e meccaniche del mezzo, è stato necessario valutare anche quelli relativi alla fisicità del pilota, al suo stile di guida, al peso, per esempio, spostato durante una curva o un’accelerata: “abbiamo dovuto sviluppare meccanismi che gestiscano gli stili di guida - ha spiegato - che tenessero in considerazione anche la posizione del pilota in sella e lo spostamento del peso. Il nostro sistema ha dei particolari sensori che rilevano la posizione del pilota e alterano in questo modo il comportamento della moto. Inoltre, abbiamo scelto di dotare il B306 con un Head Mounted Display (HMD) per offrire al pilota una visuale virtuale praticamente illimitata”. Grazie anche alla grafica estremamente curata e dettagliata, il display per la realtà aumentata ha permesso un livello di realismo - assicurano da Cruden - mai raggiunto prima.
Le opportunità offerte dal simulatore - il cui funzionamento è spiegato nel video qui sotto - è destinato ad essere utilizzato non solo dai piloti in allenamento, ma anche per sviluppare progetti di sensibilizazione sulla sicurezza stradale.
“Nello sviluppo del nostro simulatore - ha detto Maarten van Donselaar, amministratore delegato di Cruden - si è reso necessario progettare hardware e software decisamente più complessi, rispetto a quelli utilizzati per i simulatori di auto”. Donselaar ha infatti spiegato che, oltre ai “classici” parametri relativi al modello di moto, e quindi alle caratteristiche propriamente tecniche e meccaniche del mezzo, è stato necessario valutare anche quelli relativi alla fisicità del pilota, al suo stile di guida, al peso, per esempio, spostato durante una curva o un’accelerata: “abbiamo dovuto sviluppare meccanismi che gestiscano gli stili di guida - ha spiegato - che tenessero in considerazione anche la posizione del pilota in sella e lo spostamento del peso. Il nostro sistema ha dei particolari sensori che rilevano la posizione del pilota e alterano in questo modo il comportamento della moto. Inoltre, abbiamo scelto di dotare il B306 con un Head Mounted Display (HMD) per offrire al pilota una visuale virtuale praticamente illimitata”. Grazie anche alla grafica estremamente curata e dettagliata, il display per la realtà aumentata ha permesso un livello di realismo - assicurano da Cruden - mai raggiunto prima.
Le opportunità offerte dal simulatore - il cui funzionamento è spiegato nel video qui sotto - è destinato ad essere utilizzato non solo dai piloti in allenamento, ma anche per sviluppare progetti di sensibilizazione sulla sicurezza stradale.
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