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Crisi Husqvarna, i dipendenti “chiamano” Tony Cairoli

Ieri sera, durante la trasmissione Piazza Pulita, una delegazione di dipendenti Husqvarna ha letto una lettera aperta al campione siciliano (pilota KTM). La risposta del numero 222 è arrivata immediata su twitter

Appello a Cairoli

Continuano le iniziative dei dipendenti Husqvarna contro la decisione della proprietà KTM di spostare la produzione Husky in Austria e condannando dal primo di giugno, i 212 dipendenti alla cassa integrazione (qui tutte le news). Ieri sera, una delegazione di dipendenti è stata ospite della trasmissione di Piazza Pulita su La7 e con l'occasione, una dipendente ha voluto interpellare anche Tony Cairoli, pilota KTM, per chiedergli un supporto o, almeno, una sua interpretazione dei fatti.
Qui sotto la lettera:

Caro Tony,
Siamo i 240 lavoratori di Husqvarna Motorcycles, quell’azienda alla quale è stata tolta con estrema violenza ogni dignità. Sappiamo che conosci il nostro Marchio; l’orgoglio italiano e la passione che condividiamo e che per anni ha spinto anche i nostri motori, ci impone di renderti partecipe della nostra storia.A maggio, ad inizio inoltrato della stagione, OGNI NORMALE AZIENDA CHE INVESTE E CREDE NEL FUTURO dovrebbe avere tutti i reparti e risorse attivamente impegnati. E invece noi 240 lavoratori di questa azienda che da anni è cuore pulsante di una produzione ITALIANA che vende in tutto il mondo e che ora si trova sfortunatamente a far parte del gruppo KTM, ATTENDIAMO LA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA PER CESSATA ATTIVIÀ AI DANNI DELLO STATO ITALIANO. Molti di noi tifano per te: PERCHÉ IL CUORE, QUELLO VERO, È ITALIANO!!!
Ti sentiamo uno di noi, oltre a rispettarti per la persona e il CAMPIONE che sei: IL TUO TALENTO ha portato successo a KTM! Ma noi, da qua, ci chiediamo secondo quale criterio possano accadere tali eventi. Osserviamo impotenti alla costruzione di un impero gestito esclusivamente da KTM che senza rispetto alcuno per nulla e nessuno, muove e usa le pedine a proprio piacimento; quando questo modo ignobile di gestire le cose si farà largo tra i campi da cross, quale sarà la considerazione che avranno per i veri talenti come te?! Dopo aver investito per anni in questa azienda, dando cuore, testa, anima e respiro, non meritiamo questo trattamento senza avere nessuna possibilità! Siamo stati tenuti all’oscuro di tutto e siamo stai informati solo quando tutte le decisioni erano ormai state prese!
Noi 240 PERSONE lasciate a casa dal gruppo KTM, che sta cannibalizzando e saccheggiando il marchio, portando la produzione in Austria o chissà dove; persone che a breve dovranno fare i conti con le spese quotidiane e che non potranno dare 5 € al proprio figlio per far benzina a quello stesso motorino che è stato l’inizio dei tuoi successi, …ma prima ancora dei tuoi sogni…
MA COME È POSSIBILE?!
Augurandoti ogni successo.
 con Stima,
240 PERSONE


Tony risponde via twitter

La risposta del campione siciliano non si è fatta attendere. Tony ha scelto twitter per rispondere all'appello dei dipendenti di Cassinetta di Biandronno: “Ciao ragazzi, ho sentito poco fa a Piazza Pulita su La7 la vostra lettera aperta indirizzata a me e sono onorato che mi abbiate fatto questo appello. Vengo da una terra dove il lavoro scarseggia da sempre e dunque comprendo il vostro pensiero e il vostro stato d'animo, che è quello di molti miei conterranei e di numerosi nostri connazionali in tutta Italia. Detto questo, io sono un atleta di professione, faccio il pilota e mi risulta davvero difficile commentare le dinamiche di Pierer Industrie e Husqvarna, che non conosco nei dettagli. Spero che questa situazione possa avere risvolti positivi e vi ringrazio per la vostra stima.
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