#CoverYourPhone: Zanardi e BMW insieme per la sicurezza stradale
L’appello di Alex Zanardi in fatto di sicurezza stradale è stato ascoltato da BMW Italia che, con la Polizia di Stato, ha presentato la nuova campagna #CoverYourPhone. “Dimenticarsi” dello smartphone durante la guida è uno sforzo minimo che può però salvare molte vite. Con il suo appello Zanardi si rivolge agli utenti della strada ma anche ai big del settore
Image
News
#CoverYourPhone
Pochi mesi fa, Alex Zanardi - da sempre sensibile in fatto di sicurezza stradale - sottolineava con un tweet la pericolosità della “guida distratta”, chiedendo di poter fare la sua parte per contrastare il dilagante e sempre più urgente problema: “Viaggiamo circondati da ’guidatori’ con gli occhi sul telefono - cinguettava - Scusate, non sono un santo, ma vorrei fare la mia parte nel passare parola…”.
Le parole sue parole non sono cadute nel vuoto, anzi: l’appello del pluricampione olimpico è stato infatti ascoltato da BMW Italia che, in collaborazione con la Polizia di Stato, ha lanciato l’iniziativa chiamata #CoverYourPhone. In pratica, l’idea è quella “girare” la cover del telefono, coprendone così lo schermo prima di mettersi al volante ed evitare inutili ma pericolose distrazioni.
Il progetto è stato presentato in occasione dell’inaugurazione della stagione 2018 della Bmw Driving Experience: “Per noi - ha spiegato Sergio Solero, presidente e amministratore delegato BMW - la sicurezza stradale è un valore strategico che rappresenta anche uno dei tre pilastri del nostro impegno sociale, che va sotto il cappello di SpecialMente. Sicurezza non significa solo prodotti sicuri a due e quattro ruote, ma anche educare gli automobilisti e i motociclisti ad una guida responsabile. Lo facciamo con i corsi di guida sicura della BMW Driving Experience, e attraverso il Kids Tour che dedichiamo ai bambini. In totale sono più di cinquantamila le persone coinvolte attraverso questi programmi dal 2006 ad oggi”.
Per BMW non poteva quindi esserci miglior testimonial del suo brand ambassador Alex Zanardi che, oltre a tutti gli automobilisti, si rivolge col suo messaggio anche ai big del settore: "Dottor Marchionne, perché non sposa anche lei questa campagna? Mi rivolgo anche a voi, Matthias Müller e Dieter Zetsche: aderite alla causa!”.
Pochi mesi fa, Alex Zanardi - da sempre sensibile in fatto di sicurezza stradale - sottolineava con un tweet la pericolosità della “guida distratta”, chiedendo di poter fare la sua parte per contrastare il dilagante e sempre più urgente problema: “Viaggiamo circondati da ’guidatori’ con gli occhi sul telefono - cinguettava - Scusate, non sono un santo, ma vorrei fare la mia parte nel passare parola…”.
Le parole sue parole non sono cadute nel vuoto, anzi: l’appello del pluricampione olimpico è stato infatti ascoltato da BMW Italia che, in collaborazione con la Polizia di Stato, ha lanciato l’iniziativa chiamata #CoverYourPhone. In pratica, l’idea è quella “girare” la cover del telefono, coprendone così lo schermo prima di mettersi al volante ed evitare inutili ma pericolose distrazioni.
Il progetto è stato presentato in occasione dell’inaugurazione della stagione 2018 della Bmw Driving Experience: “Per noi - ha spiegato Sergio Solero, presidente e amministratore delegato BMW - la sicurezza stradale è un valore strategico che rappresenta anche uno dei tre pilastri del nostro impegno sociale, che va sotto il cappello di SpecialMente. Sicurezza non significa solo prodotti sicuri a due e quattro ruote, ma anche educare gli automobilisti e i motociclisti ad una guida responsabile. Lo facciamo con i corsi di guida sicura della BMW Driving Experience, e attraverso il Kids Tour che dedichiamo ai bambini. In totale sono più di cinquantamila le persone coinvolte attraverso questi programmi dal 2006 ad oggi”.
Per BMW non poteva quindi esserci miglior testimonial del suo brand ambassador Alex Zanardi che, oltre a tutti gli automobilisti, si rivolge col suo messaggio anche ai big del settore: "Dottor Marchionne, perché non sposa anche lei questa campagna? Mi rivolgo anche a voi, Matthias Müller e Dieter Zetsche: aderite alla causa!”.
Aggiungi un commento