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Copenaghen, le ciclabili non smaltiscono il traffico

Gli oltre 400 km di ciclabili a quattro corsie non bastano più: contro il problema ingorghi il comune ha deciso per l’istallazione di maxi schermi utili ad informare i ciclisti sui percorsi alternativi. A breve sarà anche terminata la fitta reta di autostrade ciclabili attrezzata con semafori e stazioni di servizio
Più bici che auto
Spesso e giustamente citata come brillante esempio da seguire nel campo della mobilità urbana, Copenaghen è la città dei ciclisti per eccellenza. Per le sue strade viaggiano ogni giorno un’infinità di biciclette, 270 mila per l’esattezza. Tantissime, anzi, troppe. Le ciclabili non sono sufficienti (e sono ben 400 chilometri) e gli ingorghi - sempre più frequenti -  preoccupano il Comune. Temporanea, la decisione è stata quella di procedere all’istallazione di maxi schermi (finanziati per 700 mila euro dalla EU) utili per informare i ciclisti sui percorsi alternativi. L’iniziativa, ha spiegato l’assessore per la tecnologia e l’ambiente Morten Kabell, s’è resa del tutto necessaria dato il sempre crescente traffico di biciclette, il cui numero ha superato quello delle automobili (quest’ultime solo 260 mila). Un “inconveniente” derivante da una politica volta al miglioramento delle condizioni di vita e di salute dei cittadini: il comune non cambia strada e, anzi, promette che entro il 2025 il 75% degli spostamenti dei cittadini avverrà a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici.
Gli oltre 120 milioni investiti dal comune nella mobilità a due ruote a pedali hanno infatti permesso anche la realizzazione (sarà ultimata a breve, migliorando la situazione ingorghi) della Supercykelstier, fitta rete di autostrade ciclabili che collega la capitale a 23 comuni dell'area metropolitana ed attrezzata con stazioni di servizio con officine e semafori sincronizzati con un’onda verde ai 20 kmh. 
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