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Codice della Strada 2013: nasce il reato di omicidio stradale

Reato di omicidio stradale – L’annuncio è stato dato dal ministro Cancellieri che promette un disegno di legge o un decreto entro la fine del mese. Ci saranno pene più severe e risarcimenti più rapidi per le vittime: “Dobbiamo proteggere quelle famiglie che si sentono offese nel loro dolore perché non hanno i riscontri che meriterebbero”
Realtà entro gennaio
Il problema ormai è sempre più pressante, anche la notte di Capodanno si sono registrate due vittime per incidente stradale sulla Salerno Reggio Calabria, mentre è notizia di poche ore fa l’arresto del ragazzo romeno che con la sua Ford Ka il 26 dicembre scorso aveva travolto e ucciso una bimba di 9 sulla Nettunense. Il reato di omicido stradale è diventata una necessità e il ministro della Giustizia Rosanna Cancellieri ha ribadito che verrà fatto di tutto per introdurlo entro la fine di gennaio.  L’obiettivo primario è quello di garantire un processo rapido, in modo che le vittime ottengano giustizia e soprattutto siano risarcite nel più breve tempo possibile. Il disegno di legge o il decreto sarà inserito in un pacchetto di leggi sulla giustizia volto a tutelare chi è obbligato ad attendere anni prima di poter avere diritto a un giusto risarcimento. Ma anche la punizione con condanne e sanzioni accessorie più rigorose per chi provoca incidenti mortali. Dal punto di vista penale, la base è quella prevista dal reato di omicidio colposo, contemplando però nei casi più gravi come lo stato di ubriachezza oppure l’assunzione di sostanze stupefacenti che si possa arrivare fino a una pena di dieci anni. La gradualità della condanna, quindi, dovrebbe essere stabilita sulla base delle condizioni del guidatore ma anche sul comportamento tenuto dopo l’incidente, ad esempio, verrà punito con maggiore severità chi dopo aver causato l’incidente scappa e non presta soccorso. Per quanto riguarda il processo, invece, si studia l’ipotesi di poter applicare il rito direttissimo nel caso la dinamica dei fatti sia accertata con sufficiente precisione, o al limite il rito immediato nei casi più controversi. Una decisione che ridurrebbe i tempi di attesa per l’eventuale risarcimenti (allo studio c’è anche l’ipotesi di introdurre l’obbligo della provvisionale).
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