Salta al contenuto principale

California una legge per "stabilizzare" i rider

In California sta per essere approvata una legge che obbliga aziende come Uber ad assumere i propri dipendenti. Una novità importante che potrebbe aprire la strada per un “regolarizzazione” dei tanti rider che vediamo in giro per le città
Solo dipendenti per Uber
In Italia va avanti da parecchio tempo la discussione sui diritti dei rider, i lavoratori che su due o quattro ruote fanno consegne o commissioni, i quali stanno lottando per un inquadramento e regole che rendano meno precaria la loro professione. Probabilmente avranno un bell’aiuto da quanto sta accadendo in questi giorni in California, proprio lì dove è nata la “gig economy”, il modello economico sempre più diffuso per cui non esistono più le prestazioni lavorative continuative, cioè il posto fisso, ma si lavora solo quando c’è richiesta per i propri servizi, prodotti o competenze.
Con 29 voti contro 11 il Senato della California ha approvato l’Assembly Bill 5, nome con cui viene individuato il disegno di legge che prevede che i lavoratori di aziende come Uber, Lyft, DoorDash siano considerati dipendenti e non prestatori d’opera occasionali. Devono ora venire approvati gli emendamenti, ma se il provvedimento diventerà esecutivo, dal 1 gennaio 2020, costituirà un riferimento importante anche per i legislatori di altri Paesi. Potrebbe rappresentare soprattutto un cambiamento radicale per le aziende, che sarebbero costrette a fare i conti con salario minimo, retribuzione dei lavoratori, assicurazione, ferie e altri benefici.
Intanto la Corte Suprema statale della California ha già stabilito che per essere considerati prestatori d’opera indipendenti, i lavoratori devono essere liberi dal controllo del datore di lavoro, devono operare al di fuori dell'ambito regolare dell'azienda, e devono essere regolarmente impegnati in un “commercio, occupazione o attività di natura identica a quella del lavoro svolto”. In mancanza anche di uno solo di questi requisiti, il lavoratore deve essere considerato dipendente dell’azienda per cui presta la sua opera.
 
Leggi altro su:
Aggiungi un commento