Cade dalla moto in galleria buia: negato il risarcimento per mancata illuminazione
Quando la situazione di pericolo è prevedibile, in quanto preannunciata, il conducente deve tenere un comportamento prudente, adeguato alla concreta situazione dei luoghi. In caso di incidente, l’eventuale condotta imprudente nega qualsiasi risarcimento
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Niente risarciento perché...
Una donna aveva fatto causa alla Provincia per ottenere i risarcimento dei danni riportati a seguito della caduta avvenuta in una galleria, in conseguenza della improvvisa mancanza di illuminazione. La vicenda è arrivata in Cassazione (ordinanza 20 ottobre 2015, n. 21212), la quale ha confermato che nessun risarcimento spetta alla motociclista. I giudici hanno rigettato la domanda di risarcimento, per la mancanza della prova del "nesso causale" tra la cosa (la galleria stradale) che aveva in custodia la Provincia, e il danno. La donna era tenuta a provare che la causa dell’incidente fosse consistita nell’assenza di illuminazione della strada, ma venne evidenziato che la possibilità della mancanza di luce in galleria era stata segnalata con apposito cartello collocato prima dell’ingresso, e che la conducente, pur in presenza di una situazione di potenziale pericolo segnalata, non aveva moderato la velocità. I giudici hanno chiarito che “Quando il danno non sia l’effetto di un dinamismo interno alla cosa, scatenato dalla sua struttura o dal suo funzionamento (scoppio della caldaia, scarica elettrica, frana della strada o simili), ma richieda che l’agire umano, ed in particolare quello del danneggiato, si unisca al modo di essere della cosa, essendo essa di per sé statica e inerte, per la prova del nesso causale occorre dimostrare che lo stato dei luoghi presentava un’obiettiva situazione di pericolosità, tale da rendere molto probabile, se non inevitabile, il danno”. La situazione di pericolo nella quale si ritrovò la motociclista era prevedibile, poiché preannunciata dallo stesso ente gestore della strada e della galleria, ed in giudizio emerse che a fronte dell’indicato pericolo la conducente non tenne il comportamento prudente richiesto dalla concreta situazione dei luoghi. La stessa probabilmente cadde, dopo aver sbandato, perché sorpresa dalla improvvisa mancanza di illuminazione, senza che alcuna colpa sia stata imputata alla Provincia.
Una donna aveva fatto causa alla Provincia per ottenere i risarcimento dei danni riportati a seguito della caduta avvenuta in una galleria, in conseguenza della improvvisa mancanza di illuminazione. La vicenda è arrivata in Cassazione (ordinanza 20 ottobre 2015, n. 21212), la quale ha confermato che nessun risarcimento spetta alla motociclista. I giudici hanno rigettato la domanda di risarcimento, per la mancanza della prova del "nesso causale" tra la cosa (la galleria stradale) che aveva in custodia la Provincia, e il danno. La donna era tenuta a provare che la causa dell’incidente fosse consistita nell’assenza di illuminazione della strada, ma venne evidenziato che la possibilità della mancanza di luce in galleria era stata segnalata con apposito cartello collocato prima dell’ingresso, e che la conducente, pur in presenza di una situazione di potenziale pericolo segnalata, non aveva moderato la velocità. I giudici hanno chiarito che “Quando il danno non sia l’effetto di un dinamismo interno alla cosa, scatenato dalla sua struttura o dal suo funzionamento (scoppio della caldaia, scarica elettrica, frana della strada o simili), ma richieda che l’agire umano, ed in particolare quello del danneggiato, si unisca al modo di essere della cosa, essendo essa di per sé statica e inerte, per la prova del nesso causale occorre dimostrare che lo stato dei luoghi presentava un’obiettiva situazione di pericolosità, tale da rendere molto probabile, se non inevitabile, il danno”. La situazione di pericolo nella quale si ritrovò la motociclista era prevedibile, poiché preannunciata dallo stesso ente gestore della strada e della galleria, ed in giudizio emerse che a fronte dell’indicato pericolo la conducente non tenne il comportamento prudente richiesto dalla concreta situazione dei luoghi. La stessa probabilmente cadde, dopo aver sbandato, perché sorpresa dalla improvvisa mancanza di illuminazione, senza che alcuna colpa sia stata imputata alla Provincia.
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