Budapest - Bamako, Laura Cola ci racconta la prima parte del viaggio verso la Sierra Leone
Partita per la Budapest - Bamako, Laura Cola ci racconta in prima persona le battute iniziali del viaggio verso la Sierra Leone. Il Charity challenge prevede oltre 8000 km da percorrere attraverso 5 stati africani!
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Budapest - Bamako
Fondatrice della scuola e comunity moto tutta al femminile Donneinsella, Laura Cola è partita per una nuova avventura. “Charity challenge più duro al mondo”, la Budapest - Bamako, la vedrà percorrere oltre 8.000 chilometri attraverso 5 stati africani, in 13 tappe fuori dal tempo, da Budapest fino all’arrivo a Freetown in Sierra Leone. Vi avevamo promesso di riportarvi news e magari qualche scatto per raccontarvi, di tappa in tappa, questo incredibile viaggio.
Ecco allora racconto in prima persona della nostra inviata Laura Cola.
"31 Gennaio ore 9 partenza da Milano con Carl, il mio team mate arrivato dalla Svezia. Partiamo con Sallyvan (il furgone ufficiale Donneinsella) con a bordo Crifù, la CRF Rally 250 con cui avrei affrontato il Challenge.
Guidiamo per circa 15 ore fino ad Aragon dove la moto di Carl era arrivata un paio di giorni prima. Passiamo la notte a Motorland nel Circuito di Aragon dormendo stesi sulle panche del garage. L’indomani ore di follia per impacchettare tutto ciò che in teoria era già stato ridotto all’osso all’interno delle borse moto.
Delirio. I pezzi di ricambio, i pneumatici, vestiti (anche se pochissimi), barrette e medicinali, tenda e sacco a pelo, tanica aggiuntiva… Non sono facili da caricare su una 250! In qualche modo ne veniamo a capo ma partiamo che sembriamo due tacchini ripieni. Direzione Barcellona per prendere traghetto. Tre ore di vento forte ma arriviamo e troviamo parte degli altri partecipanti in auto che arrivavano da Budapest (praticamente hanno guidato notte e giorno dandosi il cambio).
Ci imbarchiamo, 30 ore per raggiungere Tangeri che la maggior parte dei team ha passato bevendo birre mentre noi cercavamo di installare interfoni nei caschi, risistemare borse, formattare memory card e soprattutto trovare i “volontari” che si sarebbero caricati nelle auto parte dei nostri bagagli…Comunque ok: qualche birra ce la siamo fatta anche noi! Arriviamo a Tangheri a mezzanotte e ci fermiamo in hotel. La mattina ripartiamo per Marrakech dove arriveremo nel pomeriggio (circo 8 ore di guida) per i controlli ufficiali pre partenza.
4 Febbraio. Si parte! O meglio, prima di partire passiamo 40 minuti nel parcheggio al buio per cercare la connessione intranet (non internet) della Budapest Bamako ed uplodare i file GPX con le tracce. L’organizzazione non è come ce l’aspetteremmo in Italia o in un challenge professionale: è parecchio spartana, li devi cercare e sapere esattamente cosa ti serve e che tipo di challenge vuoi fare...".
Fondatrice della scuola e comunity moto tutta al femminile Donneinsella, Laura Cola è partita per una nuova avventura. “Charity challenge più duro al mondo”, la Budapest - Bamako, la vedrà percorrere oltre 8.000 chilometri attraverso 5 stati africani, in 13 tappe fuori dal tempo, da Budapest fino all’arrivo a Freetown in Sierra Leone. Vi avevamo promesso di riportarvi news e magari qualche scatto per raccontarvi, di tappa in tappa, questo incredibile viaggio.
Ecco allora racconto in prima persona della nostra inviata Laura Cola.
"31 Gennaio ore 9 partenza da Milano con Carl, il mio team mate arrivato dalla Svezia. Partiamo con Sallyvan (il furgone ufficiale Donneinsella) con a bordo Crifù, la CRF Rally 250 con cui avrei affrontato il Challenge.
Guidiamo per circa 15 ore fino ad Aragon dove la moto di Carl era arrivata un paio di giorni prima. Passiamo la notte a Motorland nel Circuito di Aragon dormendo stesi sulle panche del garage. L’indomani ore di follia per impacchettare tutto ciò che in teoria era già stato ridotto all’osso all’interno delle borse moto.
Delirio. I pezzi di ricambio, i pneumatici, vestiti (anche se pochissimi), barrette e medicinali, tenda e sacco a pelo, tanica aggiuntiva… Non sono facili da caricare su una 250! In qualche modo ne veniamo a capo ma partiamo che sembriamo due tacchini ripieni. Direzione Barcellona per prendere traghetto. Tre ore di vento forte ma arriviamo e troviamo parte degli altri partecipanti in auto che arrivavano da Budapest (praticamente hanno guidato notte e giorno dandosi il cambio).
Ci imbarchiamo, 30 ore per raggiungere Tangeri che la maggior parte dei team ha passato bevendo birre mentre noi cercavamo di installare interfoni nei caschi, risistemare borse, formattare memory card e soprattutto trovare i “volontari” che si sarebbero caricati nelle auto parte dei nostri bagagli…Comunque ok: qualche birra ce la siamo fatta anche noi! Arriviamo a Tangheri a mezzanotte e ci fermiamo in hotel. La mattina ripartiamo per Marrakech dove arriveremo nel pomeriggio (circo 8 ore di guida) per i controlli ufficiali pre partenza.
4 Febbraio. Si parte! O meglio, prima di partire passiamo 40 minuti nel parcheggio al buio per cercare la connessione intranet (non internet) della Budapest Bamako ed uplodare i file GPX con le tracce. L’organizzazione non è come ce l’aspetteremmo in Italia o in un challenge professionale: è parecchio spartana, li devi cercare e sapere esattamente cosa ti serve e che tipo di challenge vuoi fare...".
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