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Buche stradali - Voragini a caro prezzo

Finisci in un “cratere”? Se si danneggia la moto, ottenere il risarcimento è un’impresa. Per avere qualche speranza, nulla va lasciato al caso. Ecco cosa fare
Condizioni sempre più critiche
Asfalto rovinato nelle città: è allarme rosso in Italia. Solo a Roma, nel 2012, sono stati 72 i “crepacci” segnalati dai guidatori al sito www.voragini.it. A Milano, si moltiplicano i forum online con le mappe delle buche; mentre Napoli, vista dall’alto, è un “groviera”. Il guaio ha un’origine ben precisa: quando la temperatura scende sotto lo zero, l’acqua penetrata nelle fessurazioni dell’asfalto gela, aumenta di volume e ne causa la rottura; il passaggio dei veicoli, poi, peggiora il danno.
Che la situazione sia allarmante lo ha appena confermato la Siteb (l’associazione che rappresenta le aziende specializzate nei lavori stradali): negli ultimi 36 mesi, tre imprese su dieci del settore sono fallite. I motivi? Il calo dei lavori di manutenzione: per risparmiare, i comuni rattoppano alla bell’e meglio e, alla successiva “gelata”, il problema si ripresenta più grave di prima. A pagare ovviamente siamo noi, che per ottenere il rimborso dei danni dobbiamo penare parecchio.
Come fare per ottenere il giusto risarcimento
✔ Siete finiti in un “cratere”? Il primo problema è capire al volo se la moto, anche in caso di "non caduta" ha subìto un danno, così da valutare se sia il caso di avvertire i vigili dell’incidente. Occhio: il pneumatico potrebbe sgonfiarsi anche nel giro di diversi minuti. Attenzione alle deformazioni del cerchio, nonché a rumori anomali.
✔ Una volta allertate le forze dell’ordine (polizia o carabinieri se il fatto avviene fuori città, e in ogni caso avrete il verbale a circa un mese di distanza), scattate tutte le foto che potete, per documentare la presenza della buca e i danni all’auto; raccogliete eventuali testimonianze e inviate una raccomandata al comune, in cui chiedete il rimborso dei danni (incluse le possibili lesioni fisiche), specificando che il mezzo è a disposizione dei periti per sette giorni.
✔ Se il comune non risponde, fate riparare la moto, ma dite al meccanico di fotografare i danni, descrivere dettagliatamente in fattura le riparazioni e conservare i pezzi sostituiti. Di solito, la controparte invoca il “caso fortuito” (previsto dal codice civile) sostenendo di avere fatto di tutto per evitare il danno (con la manutenzione dell’asfalto), e che in una città non piccola è impossibile controllare le condizioni di ogni strada.
✔ Sollecitate il comune per il risarcimento entro 30 giorni, allegando le copie del verbale e della fattura della riparazione. Qualora non arrivasse alcuna risposta, preparatevi a una battaglia legale per ottenere l’indennizzo. Per i danni fino a 5.000 euro, ci si rivolge al giudice di pace (della città nella quale è avvenuto l’incidente) con un atto di citazione: non serve l’avvocato se il danno è inferiore a 1.100 euro. Oltre i 5.000 euro, bisogna chiedere il rimborso al tribunale e il legale è indispensabile. 
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