Bollo veicoli storici, la situazione rimane confusa
La legge di Bilancio 2019 avrebbe ripristinato, almeno in parte, l’esenzione del bollo per i veicoli d’interesse storico e d’età compresa tra i 20 e i 30 anni. La situazione rimane però parecchio confusa, con gli uffici tributari regionali ancora in attesa delle direttive precise. Il Registro Italiano Veicoli Storici consiglia di attendere, promettendo aggiornamenti in tempo reale non appena in possesso di “notizie ufficiali”
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Bollo storiche
La Finanziaria 2019 ha introdotto per i veicoli ultraventennali (cioè di età compresa tra i 20 e i 30 anni), un bollo ridotto del 50%.
Per ottenere lo sconto, è necessario però essere in possesso di alcuni requisiti: innanzitutto è richiesto il Certificato di Rilevanza Storica rilasciato dai registri riconosciuti, più il versamento tramite bollettino postale di 10,20 euro e 16,00 euro unitamente al modulo TT2119 compilato, scaricabile online dal sito del Ministero dei Trasporti e da consegnare in Motorizzazione. Assolti tali obblighi, sarà quindi consegnato l’adesivo che riporta il numero del CRS da apporre sul libretto di circolazione. Tuttavia, com’era facile aspettarsi viste del differenze e le autonomie decisionali di ogni Regione a cui già avevamo assistito durante gli anni passati, per il momento sembrerebbe regnare ancora molta confusione, essendo i vari uffici dei tributi regionali ancora in attesa delle direttive precise emanate dagli organi amministrativi preposti. A sottolinearlo è lo stesso Registro Italiano Veicoli Storici che, per voce del suo Presidente Rossano Nicoletto ha per il momento consigliato di attendere i decreti attuativi e che la situazione si stabilizzi. “Siamo in contatto con le amministrazioni regionali e con gli uffici tributi, cui abbiamo suggerito di emanare un comunicato che tranquillizzi gli utenti riguardo alla non applicazione di interessi di mora e sanzioni. Siamo fiduciosi che possano essere accolte - ha spiegato Nicoletto, promettendo aggiornamenti in tempo reale non appena si avranno notizie ufficiali dal Ministero preposto. “Vi consigliamo caldamente - scrivono dal RIVS - di non sprecare il vostro prezioso tempo cercando notizie che nessuno ha”.
In ogni caso, la situazione dovrebbe risolversi presto, molto probabilmente entro l’arrivo della primavera.
In ogni caso, la situazione dovrebbe risolversi presto, molto probabilmente entro l’arrivo della primavera.
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