Salta al contenuto principale

Bollo moto – Fino a quando conservare la ricevuta di pagamento?

Se avete pagato il bollo ma vi è arrivata comunque una contestazione, nessun problema, per risolvere il tutto velocemente e soprattutto senza sanzioni, basta aver conservato le ricevute di pagamento degli ultimi tre anni. Oltre quella data, infatti, scatta la prescrizione
Conservate i pagamenti!
Il bollo per i motocicli è una tassa di possesso, e, dunque, va pagata anche se non si usa la moto. I bolli delle moto nella maggior parte delle regioni scadono a gennaio o a luglio e vanno pagati nel mese successivo (cioè febbraio o agosto): in queste settimane siamo quindi nel periodo di scadenza per la maggior parte dei motocicli. Fanno eccezione Lombardia e Piemonte che dal 2004 fanno pagare la tassa (valida per 12 mesi) nel mese successivo a quello di prima immatricolazione.
Non è infrequente che lo Stato richieda il pagamento di un bollo che in verità avevate già pagato. Gli accertamenti statali, per via del numero enorme di pratiche da sbrigare, possono subire qualche “intoppo”, ma un modo per evitare di pagare nuovamente la tassa e la relativa penale c'è: basta essere “ordinati” e conservare le ricevute di pagamento per almeno tre anni. Oltre questo termine infatti, entra in gioco la prescrizione e lo Stato non può più richiedere alcunché. Nello specifico del bollo auto/moto il termine entro il quale cade in prescrizione il diritto al recupero delle stesse, è il terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il versamento. Facciamo un esempio pratico:per un bollo moto in scadenza a gennaio 2015, da pagare cioè entro febbraio 2015, il termine di tre anni inizierà a decorrere dal 1° febbraio 2016 (anno successivo a quello in cui dev’essere effettuato il pagamento) e scadrà il 31 gennaio 2019, allo scadere del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento.
Leggi altro su:
Aggiungi un commento