Un mese inSella: BMW R 1200 R, una "nuda" da sposare
In meno di un mese abbiamo percorso circa 1.500 km in sella alla "nuda" bavarese. Ecco cosa abbiamo scoperto dopo avere vissuto qualche settimana con la R 1200 R: un test d'uso durante il quale ha confermato le sue (tante) doti e mostrato qualche difetto non troppo grave
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Moto
Ci sono moto che meritano "un ripasso", oppure un controllo diverso da quello (approfondito ma soprattutto strumentale) che facciamo in occasione delle nostre prove. Un test prolungato utilizzando la moto ogni giorno, per valutare certi aspetti che in una prova di pochi giorni non possono emergere.
Il primo di questi test lo abbiamo fatto di recente con una BMW R 1200 R che abbiamo usata per poco più di quattro settimane. In questo periodo abbiamo percorso quasi 1.500 km per controllare le sue doti di moto “tuttofare” che erano emerse nella prova condotta a suo tempo. Città, autostrada, strade di montagna e costiere assolate, non ci siamo fatti mancare proprio nulla. E come gran finale, Milano-Garmish Partenkirchen (Germania) e ritorno: una splendida "immersione totale" in mezzo alle moto BMW per il consueto raduno internazionale, di cui vi abbiamo riferito in un'altra news. Vediamo cosa è emerso usando la naked tedesca come se fosse la nostra moto.
In città: come uno scooter, ma senza le borse
Nell'utilizzo quotidiano in città, la R 1200 R se la cava bene quanto moto molto più piccole (e leggere) di lei. Non è un problema neppure il traffico intenso, quello in cui diventa difficile muoversi: la maneggevolezza garantita dal baricentro basso del motore boxer è notevole e aiuta a sgattaiolare abbastanza facilmente tra le auto in coda nelle ore di punta. E si viaggia senza stress, perché il bicilindrico bavarese ha un’erogazione regolare sin dai regimi più bassi e consente di viaggiare nel traffico con un filo di gas, a volte sembra di guidare una moto elettrica. ABS e controllo di trazione ci sono, ma non si sentono: l'ottima taratura fanno davvero la differenza e trasmettono tanta sicurezza. Le borse nel traffico intralciano non poco: il nostro consiglio è di tenerne solo una o meglio ancora montare e usare solo il bauletto centrale. Perché un posto per caricare comunque ci vuole: sotto la sella non ci sta nemmeno uno spillo.
Il primo di questi test lo abbiamo fatto di recente con una BMW R 1200 R che abbiamo usata per poco più di quattro settimane. In questo periodo abbiamo percorso quasi 1.500 km per controllare le sue doti di moto “tuttofare” che erano emerse nella prova condotta a suo tempo. Città, autostrada, strade di montagna e costiere assolate, non ci siamo fatti mancare proprio nulla. E come gran finale, Milano-Garmish Partenkirchen (Germania) e ritorno: una splendida "immersione totale" in mezzo alle moto BMW per il consueto raduno internazionale, di cui vi abbiamo riferito in un'altra news. Vediamo cosa è emerso usando la naked tedesca come se fosse la nostra moto.
In città: come uno scooter, ma senza le borse
Nell'utilizzo quotidiano in città, la R 1200 R se la cava bene quanto moto molto più piccole (e leggere) di lei. Non è un problema neppure il traffico intenso, quello in cui diventa difficile muoversi: la maneggevolezza garantita dal baricentro basso del motore boxer è notevole e aiuta a sgattaiolare abbastanza facilmente tra le auto in coda nelle ore di punta. E si viaggia senza stress, perché il bicilindrico bavarese ha un’erogazione regolare sin dai regimi più bassi e consente di viaggiare nel traffico con un filo di gas, a volte sembra di guidare una moto elettrica. ABS e controllo di trazione ci sono, ma non si sentono: l'ottima taratura fanno davvero la differenza e trasmettono tanta sicurezza. Le borse nel traffico intralciano non poco: il nostro consiglio è di tenerne solo una o meglio ancora montare e usare solo il bauletto centrale. Perché un posto per caricare comunque ci vuole: sotto la sella non ci sta nemmeno uno spillo.
Abbiamo ritirato la moto con 947 km sul contakm e ne abbiamo percorsi 1.441, provandola in ogni condizione di guida
Il misto veloce è il suo preferito
È nei percorsi guidati e nel misto veloce che si gode maggiormente questa moto, come del resto tutte le naked. Anche la posizione di guida, leggermente caricata in avanti e con le pedane alte e arretrate, sembra pensata proprio per questo tipo di utilizzo. Per andare a passeggio (anche piuttosto "allegri", cioè veloci) basta la mappatura Road, che raccomandiamo anche per l'uso in coppia: l'erogazione è vigorosa ma "educata", non si rischia di perdere il passeggero a ogni accelerata. Se però volete conoscere l'altro lato della naked bavarese, quello "cattivo", basta settare il motore in mappa Dynamic: vi ritroverete tra le mani una nuda sportiva, piuttosto diversa dalle precedenti R e in grado di impensierire tra le curve moto ben più sportive (almeno sulla carta). Il motore pronto a prendere i giri e la ciclistica ben a punto permettono anche uno stile di guida molto aggressivo, sfruttando l'assetto che la tiene incollata all’asfalto, la precisione in curva degna delle cugine della serie S e la capacità di uscire velocissimi dalle curve. Il controllo di trazione non è mai invasivo e permette di "sentire" le reazioni della moto senza correre rischi. Se vi piacciono i percorsi con tante curve, c'è un optional da richiedere assolutamente al momento dell'acquisto: il cambio Pro elettroassistito rende la guida nel misto un'esperienza "goduriosa" e indimenticabile.
Si viaggia bene, ma quanta aria!
La R 1200 R non è una moto da turismo, questo è chiaro. Però il comfort che offre questa moto al pilota e all'eventuale passeggero è decisamente una spanna sopra le concorrenti più o meno sportive in commercio. Insomma, con questa naked non avrete problemi ad affrontare qualsiasi vacanza, che si tratti di un giorno o di un mese poco importa. Con borse laterali, bauletto e borsa da serbatoio si dispone di una capacità di carico da vera GT. Dovete solo evitare le lunghe tratte autostradali, perché la protezione dall’aria e la posizione delle gambe poco adatte ai viaggi stancano il pilota e penalizzano la R 1200 R rispetto a moto da viaggio come la RT e la GS (per restare in casa BMW). La protzione dall'aria è decisamente scarsa, già a 120 km/h si è in balia dell'aria e fa poco anche il piccolo parabrezza optional offerto da BMW (ma ci sono accessori più protettivi di aziende aftermarket). Quanto alle gambe, le pedane più arretrate che favoriscono la guida sportiva, in viaggio invece "costringono" a qualche sosta in più per rilassare i muscoli delle gambe.
Il cupolino fa quello che può fino a 120 km/h: dopo si viaggia esposti all'aria; a destra in viaggio nei pressi del Passo dello Stelvio
Cosa non ci è piaciuto
Alla fine del test, ci sono solo due cose che non ci sono piaciute della R 1200 R: la mancanza di illuminazione del blocchetto sinistro sul manubrio (che rende difficile destreggiarsi di notte tra i tanti pulsanti e selettori) e la forma irregolare delle borse laterali, che può causare qualche difficoltà nello stivare borse e zainetti. Per il resto, la moto è promossa a pieni voti, una moto "totale" dalle molte facce: è una naked sportiva, ma anche una comoda stradale che all’occorrenza può affrontare qualsiasi viaggio, accessoriabile quanto e come si vuole per adattarla alle proprie esigenze. Portafogli permettendo, naturalmente...
Foto e immagini
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Sono un felice proprietario di r850r. Quest'anno avevo deciso di affiancarle (la mia ha 12 anni) la nuova r1200r. La vostra prova conferma i miei dubbi: sella scomoda sulle lunghe percorrenze; Bauletti dalla forma poco razionale; pedane di impostazione troppo sportiva. Ci aggiungerei che non mi piace il gruppo ottico anteriore. Dato che non la regalano.....ah, tra maggio e giugno con la mia vecchietta ho fatto 5.500 km in 15 gg tra I-Croazia-Slo-A-Rep.Ceca-D-CH senza alcun problema di affaticamento per gambe od altro.
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