Salta al contenuto principale

BMW, Honda e Yamaha insieme per la sicurezza

Per velocizzare la ricerca già avviata nel campo della Cooperative-Intelligent Transportation Systems, tre aziende leader hanno annunciato la reciproca collaborazione: l’obiettivo è quello di sviluppare sistemi “intelligenti” realizzati ad hoc per i motoveicoli e capaci di aumentare notevolmente il livello di sicurezza in sella. I tre partner hanno inoltre incoraggiato altri costruttori di motocicli a entrare nel consorzio

 
Collaborazione per la sicurezza
Dall'ITS World Congress di Bordeaux, il più grande evento mondiale dedicato ai servizi e sistemi di trasporto intelligenti, BMW Motorrad, Honda Motor e Yamaha Motor hanno annunciato  una nuova collaborazione volta a migliorare le applicazioni C-ITS (Cooperative-Intelligent Transportation Systems) nei veicoli a motore a due ruote. Stando al Memorandum of Understanding (MoU), sottoscritto da tutti i membri produttori dell'ACEM nel 2014, le funzionalità dei “sistemi intelligenti” verranno introdotte solo a partire dal 2020, ma, al fine di accelerare questo processo, i tre produttori inizieranno la collaborazione nel campo già da ora.
"Il nostro obiettivo è promuovere un uso tempestivo ed esaustivo dei sistemi C-ITS nei veicoli a motore a due ruote offrendo la possibilità di migliorarne la sicurezza. Dobbiamo perciò incoraggiare altre aziende a unirsi a noi", spiega il prof. Dr. Karl Viktor Schaller, Executive Vice President Development di BMW Motorrad.
Parliamo di sistemi le cui applicazioni di base già vengono sfruttate oggi, per esempio, attraverso le tecnologie GPS: l'interoperabilità della comunicazione in rete wireless tra i veicoli potrebbe infatti consentire a motociclisti e automobilisti di prendere decisioni coordinate e informate sulla rotta da seguire, oltre a consentire manovre più sicure nel traffico cittadino. A cause della sagoma sottile, i veicoli a due ruote sono, in questo senso, penalizzati dalla ridotta area frontale visibile rispetto ad altri veicoli: la loro distanza e velocità è infatti spesso giudicata erroneamente dagli altri conducenti. Tale percezione errata è causa di oltre il 70% degli incidenti: per questo motivo, un avviso "digitale" per i conducenti degli altri veicoli all'avvicinamento di una moto o di uno scooter, potrebbe rivelarsi fondamentale per accrescere il grado di sicurezza sulle strade. Chiaramente, a causa dello spazio limitato disponibile e delle diverse caratteristiche del veicolo, i sistemi di trasporto intelligente progettati per le automobili non potranno semplicemente essere trasferiti sui veicoli a due ruote, bensì riprospettati ad hoc, tenendo in considerazione anche fattori quali intemperie e vibrazioni. A ciò va inoltre aggiunta la questione relativa alle diverse dinamiche di guida: lo sviluppo di software e algoritmi dovrà tenere conto anche di particolari esigenze, quali, per esempio, il posizionamento dell'antenna sul motociclo,  vera sfida per sviluppatori e produttori.
Takaaki Kimura, Executive Vice President e Representative Director di Yamaha ha spiegato a questo proposito: "Le nostre aziende sono già membri attivi del Car2Car Communication Consortium, in cui lavoriamo con costruttori di autovetture e autocarri e altri soggetti interessati alla definizione di specifiche e norme comuni. Tuttavia, ci siamo resi conto che le esigenze specifiche dei motocicli sono al di fuori della portata di questo consorzio. Il passo logico successivo è avviare una collaborazione dedicata esclusivamente alle sfide per i veicoli a motore a due ruote".
Aggiungi un commento